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28/04/25

Tata Emeline

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Campeggiare senza lasciare tracce

Campeggiare senza lasciare tracce

Campeggiare in mezzo alla natura significa ritornare all'essenziale, riconnettersi con l'ambiente, respirare profondamente e rallentare il ritmo. Ma questa libertà ha un prezzo: la responsabilità. Quando installiamo il nostro campo in uno spazio naturale, ne diventiamo ospiti temporanei. E come ogni buon ospite, è cruciale non disturbare, non danneggiare e soprattutto non lasciare tracce.

Campeggiare senza lasciare tracce non è solo una bella idea: è una pratica necessaria per proteggere gli ambienti naturali e garantire la durata dei luoghi che amiamo esplorare. Allora, concretamente, come si fa ? Quali sono le regole da rispettare per un campeggio 100% rispettoso della natura ? Ecco una guida pratica per imparare a bivaccare in maniera consapevole, nello spirito del celebre principio anglosassone Leave No Trace.



Perché adottare una pratica di campeggio senza tracce ?

La natura è un ambiente fragile. Ogni passaggio, ogni fuoco, ogni rifiuto può avere un impatto duraturo. Suoli compattati, vegetazione schiacciata, animali disturbati, inquinamento visivo o chimico: ciò che sembra banale può lasciare cicatrici ben visibili. E su scala della crescente frequentazione degli spazi naturali, questi impatti si moltiplicano. Adottare i principi del campeggio senza tracce significa:


  • Preservare gli ecosistemi che amate frequentare
  • Garantirne l'accessibilità per le generazioni future
  • Rispettare gli abitanti del luogo, umani e non
  • Partecipare alla lotta contro l'inquinamento e il degrado dei siti

È anche una filosofia di viaggio più leggera, più umile, che vi insegna a fare meglio con meno.


Preparare la vostra uscita con cura

Il campeggio senza tracce inizia molto prima di piantare la tenda da trekking. Una buona preparazione evita molti errori.


Scegliere il posto giusto

Prima di partire, informatevi sulla normativa locale. Alcuni parchi vietano il campeggio o limitano il bivacco a zone specifiche. Il rispetto delle regole del campeggio selvaggio è fondamentale. 

Preferite i luoghi dove il terreno è già compattato, come una radura o un vecchio posto per tende, per evitare di danneggiare vegetazione fragile. Evitate le zone umide, le rive dei fiumi e i terreni paludosi.


Ridurre al minimo l'equipaggiamento

Un materiale adatto, compatto e durevole permette di limitare il vostro impatto. Preferite:


  • Una tenda leggera con telo a terra integrato o un riparo minimalista (tarp)
  • Attrezzatura riutilizzabile: pentole, posate, borracce, sacchi stagni
  • Prodotti biodegradabili e senza profumo per l'igiene
  • Imballaggi ridotti al massimo (evitate le porzioni monouso)

Viaggiare leggeri significa anche meno fatica e meno rischio di abbandonare rifiuti.



Montare un campo discreto e rispettoso

L'installazione del campo è un momento cruciale per limitare la vostra impronta.


Trovare una posizione discreta

Installatevi a una buona distanza dai sentieri, dai corsi d'acqua e dai luoghi frequentati. Questo evita di disturbare la fauna selvatica che viene ad abbeverarsi e preserva l'intimità degli altri escursionisti. Privilegiate superfici piane e libere, senza vegetazione fragile sotto la tenda.

Evitate di scavare o modificare il terreno. Il vostro passaggio deve rimanere invisibile una volta smontata la tenda.


Limitare la durata della permanenza

Una delle basi del bivacco responsabile è di restare solo una notte. Questa pratica permette di ridurre l'impatto sul suolo e sulla fauna locale, ed evita lo sviluppo di accampamenti informali troppo visibili.

Rispettate gli orari legali se vi trovate in un parco regolamentato (spesso tra le 19:00 e le 9:00), e lasciate il luogo al mattino.


Gestire i rifiuti: zero tracce, zero compromessi

Lascare un posto più pulito di come l'avete trovato dovrebbe essere una regola d'oro per ogni campeggiatore.


Imballaggi e rifiuti alimentari

Portate via assolutamente tutto, anche ciò che è biodegradabile. Una buccia di banana impiega settimane a decomporsi e attira gli animali selvatici, alterandone il comportamento naturale.

Pensate a portarvi un sacco per i rifiuti impermeabile, o meglio due (per la raccolta differenziata), e prevedete una piccola scatola per i rifiuti umidi o maleodoranti se partite per più giorni.


I rifiuti invisibili

La carta igienica, le salviette, i cotton fioc, anche se definiti "biodegradabili", devono essere riportati. Se vi sentite a vostro agio, potete scavare una piccola buca (15-20 cm) per i bisogni, lontano dai sentieri e dalle fonti d'acqua. Richiudetela accuratamente dopo l'uso.

Per l'igiene, optate per saponette solide biodegradabili, usate con una quantità minima d'acqua. E soprattutto, niente servizi igienici direttamente nei laghi o nei fiumi.



Fare attenzione all'acqua: una risorsa preziosa e fragile

L'acqua è un ecosistema a sé. Deve essere protetta, sia per la fauna che ne dipende sia per gli altri utenti.
 

  • Tenetevi ad almeno 70 metri dai fiumi per lavarvi o per lavare i piatti.
  • Filtrate o purificate l'acqua che bevete invece di prelevarla senza precauzioni.
  • Evitate qualsiasi inquinamento, anche minimo: detergenti, resti di cibo, grassi.

La natura non ha una rete fognaria. Ciò che scaricate ritorna direttamente nei cicli naturali.


Il fuoco: da evitare il più possibile

Accendere un fuoco è spesso visto come il simbolo per eccellenza del campeggio. Tuttavia, è uno dei gesti più dannosi, e in molti casi è semplicemente vietato.

Bruciare legna morta priva il suolo di un elemento cruciale per la biodiversità. I fuochi lasciano tracce nere durature, possono provocare incendi incontrollati e spesso non sono necessari.


Alternative al fuoco


  • Utilizzate un fornellino a gas leggero per cucinare: pulito, efficace, senza impatto sul terreno.
  • Per il calore, puntate su indumenti adatti, una bevanda calda, un sacco a pelo performante.
  • Per l'atmosfera, una lampada soffusa o una candela a LED sono più che sufficienti.

Se vi trovate in una zona dove il fuoco è autorizzato, rispettate un focolare esistente, usate legna morta già a terra e controllate il fuoco al 100%.


Rispettare la fauna e la flora

Siete visitatori, loro vivono qui. La vostra presenza può disturbarli, a volte seriamente.


  • Evitate di dare da mangiare agli animali, anche "solo una briciola": questo modifica i loro comportamenti e li rende dipendenti.
  • Non avvicinatevi troppo, non fotografateli con il flash e mantenete discrezione.
  • Camminate sui sentieri esistenti il più possibile per limitare il calpestio delle piante.
  • Non raccogliete fiori, piante o funghi: lasciateli agli insetti e agli animali.

Siate attenti a ciò che vi circonda e incoraggiate i bambini a osservare senza toccare. Lo stupore nasce dal rispetto.


Lasciare il campo senza lasciare tracce

Prima di partire, prendetevi il tempo per controllare meticolosamente il luogo:


  • Ripristinate la vegetazione (se è stata spostata)
  • Eliminate le tracce della tenda sul terreno
  • Ispezionate i dintorni per non dimenticare nulla, anche i piccoli oggetti
  • Portate via tutti i vostri rifiuti, comprese le bucce e le ceneri se avete fatto un fuoco

L'obiettivo è semplice: nessuno deve poter capire che avete dormito lì. Se incontrate altri campeggiatori, sensibilizzateli gentilmente a questi gesti.



In sintesi: campeggiare senza lasciare tracce è possibile ed essenziale

Campeggiare senza lasciare tracce non è una costrizione. È un atteggiamento, un impegno, un modo di vivere l'outdoor in maniera consapevole. È anche una pratica gratificante, che vi connette ancora più profondamente ai luoghi che attraversate.

Adottando questi gesti semplici ma potenti, diventate attori della conservazione degli spazi naturali. E mostrate ai vostri figli, ai vostri amici, che si può godere della natura senza rovinarla.

Perché domani potreste voler tornare in quel piccolo angolo di bosco, quel pascolo d'alta quota o quella riva di lago… e ritrovarlo esattamente come lo avete lasciato: selvaggio, intatto, vivo.

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