Il triathlon è uno sport affascinante e impegnativo che combina nuoto, ciclismo e corsa. Ma oltre allo sforzo fisico, possiede anche un proprio linguaggio fatto di termini tecnici, abbreviazioni e piccole espressioni che possono sembrare strane ai neofiti. Se Lei è agli inizi, non è sempre semplice capire cosa significhi “drafting”, “T1” o “brick session”. Niente paura: Tonton Outdoor ha preparato per Lei una guida completa al vocabolario del triathlon per farla sentire a suo agio sulla linea di partenza… e nelle conversazioni con gli altri triathleti!
Triathlon, un vocabolario specifico per i triathleti?
Si immagini una mattina d’estate, l’acqua ancora fresca di un lago che si agita sotto i movimenti di centinaia di nuotatori. A pochi chilometri di distanza, le strade vibrano al passaggio di biciclette lanciate a tutta velocità, poi finalmente le falcate dei corridori risuonano nelle vie, il volto segnato dalla fatica ma illuminato dalla determinazione. Il triathlon è questo: un’avventura in cui si susseguono nuoto, ciclismo e corsa, uno sport completo che spinge ciascuno a superare i propri limiti.
Come tutte le grandi discipline sportive, il triathlon ha sviluppato un proprio linguaggio, un mix di termini tecnici, abbreviazioni ed espressioni nate dall’esperienza sul campo. Questi termini sono utili per comunicare tra praticanti, ma possono anche intimidire i nuovi arrivati. Conoscerne il significato le permette non solo di capire meglio le regole, ma anche di adattare il suo allenamento e la strategia di gara.
Scopriamo insieme questo vocabolario che fa battere il cuore dei triathleti.
Le abbreviazioni imprescindibili
I triathleti amano le abbreviazioni, soprattutto per parlare dei format e delle zone di transizione. È utile padroneggiarle per non smarrirsi.
T1 et T2
T1 indica la prima transizione, tra il nuoto e la bici, mentre T2 corrisponde alla seconda transizione, tra la bici e la corsa. Si parla spesso della “quarta disciplina del triathlon” perché questi momenti di passaggio richiedono rapidità e organizzazione.
DNF et DNS
DNF significa “Did Not Finish”: un ritiro in gara. DNS vuol dire “Did Not Start”: si era iscritti ma non si è preso il via. Queste indicazioni compaiono nei risultati ufficiali.
IM et 70.3
IM corrisponde a “Ironman”, un format di lunga distanza mitico. Il 70.3 è una versione più corta, detta anche “half Ironman”, perché la distanza totale in miglia è 70,3 (1,9 km di nuoto, 90 km di bici, 21,1 km di corsa).
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Il vocabolario legato al nuoto
Il nuoto è la prima disciplina del triathlon e possiede una serie di termini specifici.
Rolling start
Il “rolling start” è una partenza progressiva in acqua. I triathleti entrano in acqua a onde, riducendo la densità e evitando lo scontro tipico delle partenze in massa.
Drafting en natation
Nel nuoto, il “drafting” significa posizionarsi dietro o accanto a un altro nuotatore per sfruttarne l’aspirazione e risparmiare energie. È una tecnica consentita in questa disciplina.
Wetsuit
Il termine inglese per indicare la muta in neoprene. Serve a galleggiare di più, proteggersi dal freddo e migliorare la scorrevolezza. A seconda della temperatura dell’acqua il suo uso può essere obbligatorio, consentito o vietato.
Il vocabolario legato alla bici
Seconda tappa del triathlon, il ciclismo ha anche lui un gergo ben specifico.
Drafting en vélo
In alcune gare, soprattutto sui format brevi (sprint e olimpico), il drafting è autorizzato. Consiste nel andare nella scia di un altro ciclista per ridurre la resistenza del vento. Nei format di lunga distanza è invece vietato: bisogna rispettare una distanza minima tra le bici.
Peloton
Quando il drafting è permesso, i triathleti si raggruppano in peloton, come in una corsa su strada. Questo permette di andare più veloci collettivamente.
Zone de pénalité
Se non si rispettano le regole di distanza o di sicurezza, si può essere inviati in una “penalty box”, una zona dove è obbligatorio fermarsi per un tempo stabilito prima di ripartire.
Il vocabolario legato alla corsa
Ultima disciplina, la corsa conclude il triathlon e porta con sé alcune espressioni chiave.
Brick session
Allenamento tipico del triathlon, una “brick session” consiste nel succedere due discipline, di solito bici e corsa. Serve ad abituare il corpo alla transizione.
Negative split
Questa espressione indica correre la seconda parte di una prova più veloce della prima. Molti triathleti cercano di applicare questa strategia per chiudere in crescendo.
Il muro
Il famoso “muro” è un termine noto ai maratoneti e ai triathleti di lunga distanza. Indica il brusco calo di energie che spesso si verifica intorno al 30° km di corsa, quando le riserve di glicogeno si esauriscono.
Il vocabolario legato alle transizioni
Le transizioni sono talvolta chiamate la quarta disciplina del triathlon. Hanno un loro lessico specifico.
Parc à vélo
È la zona dove i triathleti depositano la bici e il materiale prima della gara. A ciascun atleta è assegnato un posto identificato.
Flying mount et flying dismount
Il “flying mount” è una tecnica che consiste nel saltare sulla bici già in movimento all’uscita dalla T1. Il “flying dismount” è l’inverso: scendere dalla bici di corsa, subito prima di entrare nel parc. Manovre spettacolari ma che richiedono pratica!
Check-in et check-out
Prima e dopo la gara è necessario passare dal “check-in” (registrazione della bici e del materiale) e dal “check-out” (recupero dell’attrezzatura a fine competizione).
Il vocabolario legato all’allenamento
Al di fuori delle competizioni, i triathleti usano anche termini specifici per le loro sedute.
Allure spécifique
Si parla di allure spécifique quando ci si allena alla velocità che si intende tenere in gara. Lavorare su questa andatura abitua il corpo al ritmo desiderato.
Zone cardio
Gli allenamenti possono essere organizzati in zone di frequenza cardiaca. La zona 2 corrisponde a uno sforzo leggero, mentre la zona 5 è vicina al massimo d’intensità.
FTP
“Functional Threshold Power” o potenza massima sostenibile per un’ora. È un riferimento per calibrare le sessioni in bici.
PPG et PPS
La Préparation Physique Générale (PPG) e la Préparation Physique Spécifique (PPS) comprendono core, rinforzo muscolare ed esercizi di coordinazione, essenziali per progredire.
Il vocabolario legato all’attrezzatura
Ogni disciplina richiede la propria attrezzatura, con termini spesso presi dall’inglese.
Trifonction
La trisuit o trifonction è la tuta specifica per il triathlon, che permette di nuotare, pedalare e correre senza cambiare abbigliamento.
Aerobars
I prolungatori di manubrio che consentono di adottare una posizione aerodinamica sulla bici.
Body marking
La numerazione degli atleti direttamente sulla pelle o sulla trifonction, tramite pennarelli o tatuaggi temporanei.
Chip
La chip elettronica fissata alla caviglia per registrare i tempi di gara e delle transizioni.
Il vocabolario legato alla strategia di gara
Un triathlon si gestisce anche con una strategia ben studiata.
Pacing
Il pacing indica la gestione della propria andatura per non bruciarsi troppo presto e portare a termine la gara correttamente.
Transition run
Un allenamento che consiste nel correre subito dopo la bici, per abituare il corpo a quella sensazione particolare.
Overbiking
L’overbiking indica il fatto di sforzarsi troppo nella parte ciclistica e arrivare esausti alla corsa. Un errore classico dei principianti.
Il vocabolario legato ai format e alle distanze
Il triathlon esiste in diversi format, ciascuno con le proprie specificità. Le distanze variano, e ogni denominazione corrisponde a un’esperienza unica, dallo sprint esplosivo all’Ironman mitico.
XS, S, M, L
Queste lettere indicano i format più comuni :
- XS : scoperta (spesso rivolto ai giovani o ai principianti). Circa 400 m di nuoto, 10 km di bici e 2,5 km di corsa.
- S : sprint (750 m nuoto, 20 km bici, 5 km corsa). Ideale per avvicinarsi al triathlon.
- M : format olimpico (1,5 km nuoto, 40 km bici, 10 km corsa). È la distanza ufficiale dei Giochi Olimpici.
- L : media distanza, che spesso corrisponde a un half Ironman. Circa 1,9 km di nuoto, 90 km di bici, 21,1 km di corsa.
Triathlon L ou Half Ironman (70.3)
Viene chiamato anche 70.3, perché la distanza totale della prova è di 70,3 miglia (113 km). È una tappa intermedia verso l’Ironman completo, ma già una sfida considerevole che richiede rigore e resistenza.
Triathlon XL
Una sorta di passaggio prima dell’Ironman, il triathlon XL conta circa 4 km di nuoto, 120 km di bici e 30 km di corsa: un vero assaggio di sacrificio e superamento di sé!
Ironman
Il Graal per molti triathleti. L’Ironman è composto da 3,8 km di nuoto, 180 km di bici e una maratona (42,195 km). Una sfida fisica e mentale straordinaria, che richiama migliaia di appassionati in tutto il mondo. Si parla spesso di “spirito Ironman”, un mix di superamento di sé, perseveranza e condivisione.
Ultra-triathlon
Per i più temerari esistono anche format ancora più estremi: il doppio, il triplo, fino al decatriathlon, che moltiplicano le distanze dell’Ironman. Questi format fuori norma spingono oltre i limiti fisici e mentali e attirano una manciata di appassionati di ultra-endurance. Li si chiama spesso ultra-triathlon. Prove riservate a un’élite di enduristi e avventurieri.
Relais
Un triathlon a staffetta si corre in squadra: ogni disciplina è svolta da un atleta diverso.
Cross-triathlon
Variante con MTB e corsa in natura, spesso disputata in montagna o su sentieri tecnici.
Conclusione : parlare triathlon, è farne parte
Padroneggiare il vocabolario del triathlon non significa solo capire le regole o sapere cosa accade in gara. È anche entrare in una comunità, condividere i codici e vivere meglio i propri allenamenti e le competizioni. Che stia preparando un primo triathlon XS o una lunga distanza, questi termini la aiuteranno a sentirsi più a suo agio e a progredire con maggiore serenità. Quindi, d’ora in poi, quando sentirà parlare di “brick session”, di “pacing” o di “bonk”, saprà esattamente di cosa si tratta… e potrà concentrarsi sull’essenziale: godersi il piacere di nuotare, pedalare e correre!
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