Da Tonton Outdoor le discipline sono numerose, varie e intense. Dal trail al surf, dal swimrun all’alpinismo, passando per la bici, lo sci o il crossfit, hanno un punto in comune: attirano sempre più donne potenti, appassionate e performanti. A lungo relegate nei ruoli secondari, le sportive di oggi spingono i limiti, frantumano gli stereotipi e si affermano come punti di riferimento nelle loro discipline outdoor.
E non si tratta solo di pura performance. È anche una questione di visibilità, riconoscimento e rappresentazione in un universo a lungo plasmato da e per gli uomini. Oggi le donne prendono posizione, con podi, record e racconti sempre più numerosi. Alcuni marchi seguono il ritmo delle performance femminili e propongono dei équipements pour femme, imponendosi in un mondo fino a ora dominato dalle prestazioni maschili.
Un piccolo tour di orizzonte di chi ci ispira, ci scuote e ci motiva a uscire, arrampicare, correre o scivolare.
Trail e ultra: donne che corrono in testa
Il trail running è una disciplina che valorizza la resistenza, la gestione dello sforzo e il rapporto con la natura. Qualità che molte donne hanno saputo sfruttare con maestria, arrivando a sfidare i migliori uomini sulle ultra-distanze. Lontano dai riflettori, hanno scalato vette, superato passi e scritto la storia dello sport con determinazione.
Courtney Dauwalter, icona americana dell’ultra-trail, continua a sorprendere il mondo con performance fuori dal comune. Nel 2023 ha realizzato un triplete storico: vincere la Western States, la Hardrock 100 e l’UTMB nell’arco di pochi mesi. Con il suo stile disinvolto dimostra che l’estremo non è riservato alle silhouette stereotipate dell’élite.
La scena europea non è da meno. In Francia, Anne-Lise Rousset impressiona per la sua capacità di inghiottire chilometri con una leggerezza disarmante. Nel 2022 ha polverizzato il record femminile della traversata del GR20 in Corsica in 35 ore e 50 minuti, su un tracciato di oltre 180 km e 13.000 m di dislivello. Veterinaria di professione, incarna questa doppia vita sportiva e professionale che molte donne conducono con determinazione.
Al suo fianco, Katie Schide, americana trapiantata in Francia, ha saputo conquistare il cuore dei trailer europei. Ha vinto l’UTMB 2022 con intelligenza e regolarità, dopo una stagione di alto livello. Il suo approccio metodico, la pazienza in gara e l’umiltà la rendono un modello per molte praticanti.
Infine, Blandine L’Hirondel completa questo trio d’élite. Campionessa del mondo di trail corto e medico ginecologo, simboleggia rigore, precisione e una forma di grazia nello sforzo.
Oltre i podi, le donne trovano nel trail uno spazio di emancipazione, un momento per riconnettersi con se stesse, lontano dalle imposizioni di velocità o performance. Formano comunità attive e impegnate che rendono lo sport più inclusivo.
Running e maratona: record e simboli
La corsa è spesso la porta d’ingresso verso l’outdoor. E le donne vi occupano un posto sempre più grande, sia sulle linee di partenza che nei palmarès.
Brigid Kosgei, fino al 2023 detentrice del record mondiale femminile della maratona, ha spinto oltre i limiti del possibile con un crono di 2h14. Incarnano questa generazione di podiste i cui percorsi sono fatti di resilienza e perseveranza.
In Francia, profili come Mélody Julien, Fatima Yvelain o Anaïs Quemener dimostrano che l’altissimo livello è anche una questione di convinzione e impegno. Quest’ultima, maratoneta tricolore, supera un cancro a soli 24 anni, continuando ad allenarsi durante la chemioterapia, poi annuncia una gravidanza e dimostra che maternità e performance possono coesistere in una carriera da atleta. Il suo percorso suscita ammirazione e ricorda che dietro ogni tempo c’è una lotta, spesso invisibile ma profondamente ispirante.
Il running femminile è anche una pratica popolare in esplosione. Migliaia di donne si ritrovano ogni settimana sui sentieri, sulle strade o sulle piste, per il piacere, la sfida personale o la condivisione. Un’onda benevola e potente.
In bici, le donne pedalano in testa
Il ciclismo femminile vive una rivoluzione. Le grandi corse finalmente si aprono alle donne, i media si interessano sempre di più ai plotoni femminili e i premi iniziano (lentamente) ad allinearsi.
Annemiek van Vleuten, ciclista olandese, domina i grandi giri con uno stile offensivo. Oltre i 40 anni dimostra che esperienza e resistenza possono essere armi temibili.
In MTB, Pauline Ferrand-Prévot ha segnato la storia diventando campionessa olimpica di MTB e campionessa del mondo in tutte le discipline possibili: strada, ciclocross, cross-country, marathon… E oggi si colloca nel plotone di testa del tour de France féminin accanto all’olandese Demi Vollering! Una versatilità ineguagliata che pone la francese ai vertici del ciclismo mondiale.
E nel mondo più selvaggio del bikepacking, Lael Wilcox impressiona. In solitaria, senza assistenza, percorre migliaia di chilometri in autonomia. Incarnala un approccio libero e alternativo alla bici, dove l’esplorazione è importante quanto la performance.
Nuoto, triathlon e swimrun: la potenza in movimento
Gli sport di resistenza acquatica sono storicamente dominati dalle donne in termini di partecipazione. Ma oggi sono anche loro le protagoniste principali.
Katie Ledecky domina il mezzofondo mondiale con una costanza impressionante. Incarnala rigore e longevità, con uno stile fluido e un approccio ultrastrategico. Dal lato francese, Charlotte Bonnet conferma che le nuotatrici transalpine sono ben presenti sulla scena internazionale.
Nel triathlon, la britannica Lucy Charles-Barclay, ex nuotatrice riconvertita, brilla sulle lunghe distanze come l’Ironman d’Hawaï, dove ha conquistato il titolo mondiale dopo più piazzamenti da vicecampionessa, mentre la francese Cassandre Beaugrand ha mostrato tutto il suo coraggio ai Giochi di Parigi 2024 vincendo la medaglia d’oro. Incarnano audacia, perseveranza e progressione continua.
Lo swimrun, disciplina ancora di nicchia ma in forte crescita, offre un palcoscenico più paritario. Le donne eccellono in coppia, in misto o in duo femminile. Nomi come Désirée Andersson o Fanny Kuhn vincono le gare più importanti e dimostrano che la resistenza non ha genere.
Lo sci: dalle pioniere alle regine del fuori pista
Lo sci è uno sport in cui le donne si battono da tempo per ottenere il loro spazio, soprattutto nel freeride e nello sci alpinismo. E i risultati arrivano.
Mikaela Shiffrin è semplicemente la scialpinista più titolata della storia della Coppa del Mondo. Tecnica fuori dal comune, accumula record e incarna una figura di costanza in uno sport ultra competitivo.
Nel fuori pista, nomi come Arianna Tricomi o Hedvig Wessel si impongono nel Freeride World Tour. Le loro linee sono tanto belle quanto impegnative, e la loro presenza sui media contribuisce a dare un’altra immagine della discesa: meno virile, più accessibile e sempre spettacolare.
Hillary Gerardi, invece, rappresenta questa ibridazione tra sci-alpinismo, trail e alpinismo. Sale, corre e scivola con una fluidità ispirante, difendendo al contempo una visione sostenibile della montagna.
Surf, oceano e potenza femminile
Le surfiste sono sempre esistite, ma la loro visibilità è esplosa negli ultimi anni. Carissa Moore, la più giovane campionessa del mondo di surf, scivola con grazia e potenza. Stephanie Gilmore, otto volte campionessa, è anch’essa una leggenda vivente.
Justine Dupont, surfista francese specializzata nelle onde grosse, sfida i mostri liquidi di Nazaré o Jaws. Rappresenta un’altra faccia del surf femminile: audacia, resistenza al pericolo e la capacità di esistere sulle stesse onde degli uomini.
La lotta per l’uguaglianza è ancora viva, ma le mentalità evolvono: le donne surfano le stesse onde, con la stessa padronanza e lo stesso impegno.
Arrampicata e alpinismo: arrampicatrici in vetta
Nel mondo verticale, le donne si sono riscattate. Janja Garnbret, arrampicatrice slovena, è l’archetipo della dominazione tecnica e mentale. Ha raccolto quasi tutti i titoli in boulder e lead, ed è stata la prima campionessa olimpica nella storia dell’arrampicata.
Angela Eiter, invece, è stata la prima donna a concatenare una via valutata 9b. Una performance che la iscrive nella storia dell’arrampicata estrema, a lungo percepita come maschile.
Nell’alpinismo, le donne conquistano anche i più alti picchi del mondo. Elisabeth Revol è una delle poche a essere sopravvissuta a una spedizione invernale sul Nanga Parbat. La sua testimonianza commovente ha messo in luce i sacrifici, ma anche la passione profonda che anima le grandi alpiniste.
Crossfit, yoga e atletica: forza, equilibrio e velocità
Tia-Clair Toomey domina il crossfit da diversi anni. Incorpora potenza, rigore e polivalenza. Qualità che ispirano molte praticanti a spingersi oltre i propri limiti.
Nello yoga, Adriene Mishler ha reso la pratica accessibile a milioni di persone nel mondo. Con il suo approccio benevolo ma esigente dimostra che lo yoga è uno sport completo, coinvolgente mentalmente e benefico per tutte e tutti.
Infine, nell’atletica, Sha’Carri Richardson e Femke Bol fanno vibrare la pista. Sia nello sprint che negli ostacoli corrono forte, molto forte, ma portano anche un messaggio: quello di una femminilità consapevole, forte e impegnata.
Donne ispiranti in tutte le discipline outdoor
In ogni disciplina proposta da Tonton Outdoor, le donne brillano, innovano e si esprimono. Sono ovunque: dai podi ai sentieri, dalle piscine alle montagne, dalle tavole da surf agli studi di yoga.
Sono numerose, visibili e soprattutto legittime. Il loro posto non è più da conquistare: è già lì.
Équipement pour femme : coniugare comfort, libertà e performance
In ogni disciplina outdoor, un equipaggiamento adeguato permette di praticare con comfort, sicurezza e performance. E per le sportive è essenziale puntare su materiale pensato per il corpo femminile, sia in termini di morfologia sia di bisogni specifici.
Perché praticare uno sport da donna significa anche confrontarsi con realtà fisiologiche proprie, come il ciclo mestruale, che può influenzare la fatica, il dolore, la motivazione o la performance. Questo argomento è ancora tabù, ma merita di essere compreso e affrontato con trasparenza. Lo esploriamo in profondità nel nostro articolo dedicato: Sport, compétition et cycle menstruel : quand le corps impose ses règles.
Sempre più marchi progettano materiale specificamente adattato alle sportive: chaussures trail femme, brassières haute performance, zaini ergonomici, mute in neoprene per donna o ancora capi tecnici sagomati per la morfologia femminile. Scegliere un equipaggiamento outdoor per donna ben aderente non solo migliora il comfort, ma permette anche di performare meglio, qualunque sia il terreno o la disciplina.
E domani?
La progressione delle donne negli sport outdoor non è una moda passeggera. È un movimento profondo e duraturo che trasforma il nostro modo di vedere lo sport, la performance e l’avventura. Perché continui servono leve: marchi impegnati, competizioni eque, racconti condivisi, attrezzature adatte. Da Tonton Outdoor crediamo in questo slancio. Crediamo nelle donne che arrampicano, che scivolano, che si tuffano, che corrono, che respirano l’outdoor a pieni polmoni.
E Lei, quali sono le sportive che la ispirano a uscire, arrampicare, correre, tuffarsi o pedalare? Condivida i suoi modelli, i suoi colpi di cuore e i suoi desideri di avventura. Lo sport outdoor al femminile ha solo appena iniziato a scrivere la sua pagina più bella.