A metà strada tra l’escursionismo tradizionale e il trail running, il Fast Hiking si impone come una disciplina imprescindibile per gli amanti della montagna in cerca di intensità. Combinando l’endurance della camminata a ritmo sostenuto con la leggerezza dell’attrezzatura impiegata nel trail, questa pratica conquista una comunità crescente di appassionati. Dagli anni 2010 ha conosciuto un vero boom, grazie soprattutto alla diffusione di equipaggiamenti leggeri e alla voglia di nuove emozioni all’aria aperta.
Contrariamente all’escursionismo classico, che punta sulla lentezza contemplativa, o al trail focalizzato sulla performance, il Fast Hiking rivendica un approccio “attivo” alla montagna. Si tratta di coprire rapidamente lunghe distanze, a volte correndo leggermente nelle discese, mantenendo però uno spirito esplorativo. L’obiettivo non è andare veloce per battere un cronometro, ma esplorare di più in una sola giornata. È una nuova filosofia della fatica e del contatto con la natura, perfetta per i tempi frenetici ma sempre più orientati all’essenziale.
Cos’è il Fast Hiking?
Prima di partire con lo zaino in spalla è fondamentale comprendere le basi di questa disciplina. Il Fast Hiking non si riduce a camminare più velocemente: è un metodo di progressione, una scelta di materiale, una gestione dello sforzo e un nuovo modo di concepire l’itineranza.
Un’andatura tra escursionismo sportivo e trail running
Il Fast Hiking si pratica generalmente a un’andatura compresa tra 5 e 8 km/h. Può sembrare modesto, ma su terreni accidentati e con dislivello mantenere questa velocità richiede una buona forma fisica. In confronto, un escursionista classico avanza a 3-4 km/h. Si corre talvolta in discesa o su tratti scorrevoli, ma senza mai trasformarsi in una corsa sostenuta tipica del trail. Il vantaggio? Percorrere tra i 20 e i 35 km al giorno, con 1000-2000 metri di dislivello, restando in un comfort relativo. Alcuni praticanti molto allenati arrivano fino a 50 km/giorno, soprattutto su sentieri come il GR20 o nella traversata delle Alpi.
Una disciplina pensata per l’endurance e la leggerezza
La chiave del Fast Hiking sta nel peso dell’equipaggiamento. L’idea è portare solo l’essenziale, scegliendo attrezzature tecniche, leggere e comprimibili. Uno zaino da 12 a 20 litri è sufficiente per un’uscita giornaliera. Si dimenticano la tenda a tre posti, il pile pesante e il fornello grande. Tutto è ottimizzato: abbigliamento, alimentazione, idratazione, dormire (se si bivacca), senza mai compromettere la sicurezza. Un buon fast hiker conosce il peso preciso di ogni elemento nello zaino. L’obiettivo è restare sotto i 6 kg tutto compreso, o addirittura 3-4 kg per una uscita breve.
Uno sport accessibile ma esigente
Il Fast Hiking si rivolge a chi ha una buona condizione fisica e gusto per la fatica. Non è una disciplina élitaria, ma richiede un minimo di preparazione: non ci si improvvisa escursionisti veloci dall’oggi al domani. L’esperienza in montagna, la conoscenza della gestione dello sforzo, dell’idratazione e dell’attrezzatura sono elementi da padroneggiare prima di affrontare lunghe distanze o terreni tecnici.
Perché il Fast Hiking conquista così tanto?
La pratica del Fast Hiking non è una moda passeggera. Si inserisce in una profonda evoluzione delle aspettative degli appassionati outdoor: più intensità, più libertà, meno vincoli. Ecco le ragioni principali del suo successo.
Il piacere della fatica, senza la pressione della competizione
Il Fast Hiking permette di spendersi fisicamente in modo intenso, ma senza la pressione del pettorale o del cronometro. È lo sport del piacere per eccellenza. Decidete voi il vostro ritmo, adattate lo sforzo alla vostra condizione del giorno e scegliete quando fermarvi. Questa libertà attira molti trailer stanchi delle gare, escursionisti in cerca di nuove sfide e anche cittadini che vogliono massimizzare un weekend immersi nella natura.
Un’immersione intensa nella natura
Percorrendo 30 chilometri in una giornata si attraversano boschi, si scalano valichi, si cammina lungo creste e si superano valli. È una vera immersione nella varietà dei paesaggi, molto più ricca rispetto a un’escursione lenta. Inoltre, camminare velocemente obbliga a restare concentrati sul terreno, sulla respirazione, sugli appoggi. È una forma di meditazione attiva. La mente è sollecitata tanto quanto il fisico. Il risultato: disconnettersi completamente dalla routine quotidiana.
Un modo di muoversi economico e minimalista
Il Fast Hiking spinge a rivedere le proprie abitudini di consumo outdoor. Ogni oggetto nello zaino deve essere utile, multifunzione e leggero. Questo cambia il modo di equipaggiarsi, di consumare e talvolta anche di vivere la natura. Questo approccio minimalista conquista una nuova generazione di escursionisti attenti all’impatto ecologico, allo zero waste, al rispetto dell’ambiente e alla sobrietà materiale.
Uno sport perfetto per le micro-avventure
Il formato del Fast Hiking è ideale per le micro-avventure. Una giornata nel Vercors, un weekend nelle Vosges, una traversata veloce della Chartreuse: è possibile vivere una vera avventura in tempi brevissimi. Con uno zaino leggero e un buon itinerario diventa facile trasformare un sabato in una piccola spedizione. È anche un ottimo modo per misurarsi prima di affrontare itineranze più lunghe.
Come iniziare bene con il Fast Hiking?
Per godersi appieno questa disciplina è meglio partire con buone basi. Il Fast Hiking non si improvvisa: richiede una preparazione seria, un equipaggiamento adeguato e una buona conoscenza di sé.
Scegliere gli itinerari giusti
Iniziate su terreni conosciuti, con segnaletica chiara, profilo progressivo e dislivello ragionevole. I sentieri ad anello da 15 a 20 km con 500-700 m di D+ sono perfetti per cominciare. L’idea è concentrarsi sul gesto e sul ritmo, senza essere stressati dalla navigazione. Esempi di escursioni ideali per avvicinarsi:
- Boucle du lac de Taney (Valais, Suisse)
- Circuit du Pic Saint-Loup (Hérault)
- Sentier des crêtes dans les Vosges
Equipaggiarsi leggeri ma tecnici
Anche se minimalista, questa pratica richiede comunque un buon equipaggiamento, leggero e tecnico, per affrontare i sentieri che scegliete con, sì, gli occhi pieni di stelle ma senza risparmiare le esigenze del corpo, quali siano! :
Scarpe da cammino confortevoli e leggere
Optate per scarpe da trail con buona aderenza, suola reattiva e mesh traspirante. I modelli low-cut (tomaia bassa) offrono più libertà ma meno supporto. Per terreni tecnici, le scarpe mid sono un buon compromesso.
Modelli popolari :
- Salomon XA Pro 3D
- Altra Lone Peak
- La Sportiva Ultra Raptor II
Scegliete le vostre scarpe da trail perfette per il fast hiking
Zaino per il fasthiking
Uno zaino da 12 a 20 litri è sufficiente per una giornata. Preferite modelli pensati per il trail o il Fast Hiking, con schienale ventilato, spallacci ergonomici e accesso rapido alle tasche. Le flask morbide frontali permettono di bere camminando.
Scegliete il vostro zaino per il fast hiking
Abbigliamento tecnico per la camminata attiva
Adottate il sistema a 3 strati :
- 1° strato traspirante (maglia tecnica in merino o poliestere)
- 2° strato termico (pile sottile o giacca leggera imbottita)
- 3° strato impermeabile e antivento (giacca hardshell o softshell)
Prevedete anche un buff multifunzione, un cappellino leggero e calzini anti-sfregamento.
Bastoncini leggeri per fast hiking
I bastoncini pieghevoli in carbonio o alluminio sono un vero vantaggio per alleggerire le gambe, soprattutto in salita. Aiutano anche a stabilizzare l’andatura in discesa.
Accessori per il comfort
Non dimenticate questi piccoli accessori per giornate di fast hiking più confortevoli :
- Un orologio GPS per tracciare il percorso.
- Una carta cartacea di riserva.
- Snack facili da consumare (barrette energetiche, frutta secca).
- Un mini kit di primo soccorso (benda, cerotti, aspirina, fischietto).
- Una frontale leggera se partite al mattino presto o la sera tardi.
Lavorare sull’andatura e sull’endurance
Cominciate a integrare la camminata veloce nelle vostre uscite quotidiane. Poi alternate allenamenti su terreno piano e collinare. Un buon piano settimanale include :
- 1 uscita lunga (15-20 km)
- 1 sessione di rinforzo muscolare (plank, affondi, squat)
- 1 escursione corta con D+ (500-800 m)
L’endurance si costruisce gradualmente. Non esitate a usare le salite per camminare e le discese facili per trottare leggermente.
Il Fast Hiking su più giorni: verso il fastpacking
Una volta padroneggiata l’andatura, potreste voler spingervi oltre, per più tempo. È qui che il fastpacking entra in gioco: la versione su più giorni del Fast Hiking.
Cos’è il fastpacking?
Il fastpacking consiste nel camminare veloce e leggero per più giorni, in autonomia totale o parziale. Si porta un kit di bivacco ultra-leggero (tarp, materassino in schiuma, sacco a pelo compatto), un fornellino minimalista e cibo disidratato.
Il peso dello zaino per 2-3 giorni non supera i 6-8 kg. Bisogna ottimizzare ogni grammo: niente vestiti superflui, trousse toilette ridotta, contenitori morbidi.
Il fastpacking permette di realizzare itinerari come :
- Il GR20 in 6-7 giorni
- Il Tour du Mont-Blanc in 4-5 giorni
- Il sentiero Cathare o Stevenson su tratte di 2-3 giorni
Itinerari emblematici per il fastpacking
Ecco alcune idee ispiratrici per il fastpacking in Francia, in ambienti più che affascinanti :
- Traversata espressa del Parc national des Écrins (La Bérarde > Vallouise)
- Massiccio del Mercantour in 3 giorni (rifugi o bivacco)
- Traversata del Giura in 4 giorni (Mijoux > Métabief)
Ovviamente siete liberi di scegliere itinerario e destinazione. Queste tre escursioni sono indicate a titolo esemplificativo.
Fast Hiking e sicurezza: non trascurare i fondamentali
Camminare veloce, sì, ma mai a scapito della sicurezza. La montagna resta un ambiente esigente e talvolta imprevedibile. Ecco le regole d’oro da non dimenticare.
Anticipare il meteo
Consultate Meteo-France o Meteoblue prima di ogni uscita. Se sono previsti temporali in serata, partite prima. Portate sempre uno strato impermeabile, anche se il cielo è sereno al momento della partenza.
Non trascurare alimentazione e idratazione
Bevete ogni 20-30 minuti, a piccoli sorsi. L’ideale: 1,5-2 litri d’acqua con voi + compresse purificanti di riserva. Mangiate regolarmente: barrette, pane integrale, formaggi stagionati, puree di frutta.
Informare qualcuno sul vostro itinerario
Condividete sempre la vostra traccia con una persona di fiducia. Se partite da soli per più giorni, portate un dispositivo di segnalazione GPS tipo Garmin InReach o Spot. Permette di lanciare l’allarme in caso di problema, anche senza copertura di rete.
Il futuro del Fast Hiking: tra ultra-leggero e ultra-connesso
La pratica del Fast Hiking continua a strutturarsi e a modernizzarsi, con innovazioni che fanno la differenza.
Equipaggiamenti sempre più mirati
I brand outdoor (Salomon, Osprey, Leki) sviluppano gamme dedicate: zaini per Fast Hiking, bastoncini pieghevoli a tre bracci, giacche comprimibili sotto i 200 g. Il mercato del “light & fast” è in forte crescita.
App e strumenti di navigazione per pianificare meglio
Con Komoot, AllTrails, Visorando o Outdooractive potete creare tracce, stimare la vostra velocità media, i tempi di percorrenza e i punti d’acqua.
Una comunità in piena espansione
Forum, gruppi Facebook e community su Strava nascono intorno al Fast Hiking. Si condividono percorsi, record personali e consigli sull’attrezzatura. Lo sport diventa collaborativo.
Una disciplina all’incrocio dei sentieri
Più veloce dell’escursionismo, più libera del trail, il Fast Hiking è molto più di una semplice tendenza. È un modo moderno, sportivo e consapevole di (ri)scoprire la montagna. Che partiate per un anello espresso di 20 km o per 3 giorni di fastpacking, questa pratica vi riconnetterà al vostro corpo, al respiro e alla natura. Allora, pronti ad alleggerire lo zaino, accelerare il passo e moltiplicare le cime? Il Fast Hiking ha ancora molto da raccontare. Sta a voi farne esperienza e contare le vostre avventure con passione e libertà!