Partire per un trek significa riconnettersi con la natura, vivere immersi in paesaggi preservati, spesso maestosi, ed è anche una splendida occasione per ripensare al proprio impatto ambientale. Lo zero rifiuti in escursione non è un'utopia riservata agli ultra-minimalisti ma un approccio accessibile, basato su scelte semplici e sul buon senso.
In questo articolo La guidiamo a preparare il suo zaino da trekking con un obiettivo chiaro: ridurre al minimo la produzione di rifiuti, senza compromettere comfort né sicurezza. Scopra i must-have del trek zero rifiuti, consigli pratici e una filosofia che coniuga piacere e responsabilità.
Perché adottare un approccio zero rifiuti in escursione?
Prima di elencare gli elementi essenziali da portare, prendiamo un momento per comprendere perché è fondamentale limitare i rifiuti in ambienti naturali.
Ogni anno, tonnellate di rifiuti vengono ritrovate sui sentieri, anche nelle aree protette. Cicche, imballaggi plastici, salviette, bottiglie… residui che impiegano decenni a degradarsi, inquinano il suolo, i corsi d'acqua e danneggiano la fauna. In escursione si è spesso lontani dai cestini e dagli impianti di raccolta differenziata: è quindi meglio non produrre nulla piuttosto che dover trasportare i propri rifiuti per giorni.
Lo zero rifiuti è anche un guadagno di peso, spazio e spesso anche di denaro. Evitando i prodotti usa e getta si sceglie soluzioni durature, riutilizzabili e più adatte alla vita outdoor. Il tutto, senza rinunciare a una buona dose di comfort e piacere durante la camminata.
Gli indispensabili zero rifiuti da portare in trek
Preparare lo zaino per un trek zero rifiuti significa fare scelte intelligenti che uniscono leggerezza, durabilità e buon senso ecologico. Prima di partire è essenziale riflettere su ciò che porterà con sé, per non dimenticare nulla... evitando però il superfluo. L'idea non è rivoluzionare tutto da un giorno all'altro, ma tendere verso un equipaggiamento più sobrio, più rispettoso e che La accompagnerà a lungo. Ecco una lista di attrezzature indispensabili, testate sui sentieri, per partire con lo spirito leggero e meno rifiuti.
1. Una borraccia o sacca d'acqua riutilizzabile
È la base. Dimentichi le bottiglie di plastica: una borraccia in acciaio inox o in plastica senza BPA o una sacca d'acqua Le permetterà di restare idratato mantenendo bassi i rifiuti. Prediliga i modelli robusti, facili da pulire e compatibili con sistemi di filtrazione.
Consiglio: aggiunga un filtro per l'acqua (tipo Katadyn BeFree) per riempire la borraccia direttamente in fiume o nel ruscello, in totale sicurezza.
2. Un kit pasto zero rifiuti
Preparare e consumare i pasti senza creare rifiuti è semplice con un kit pasto zero rifiuti adatto:
- Un set di pentole in inox o titanio
- Un cucchiaio-forchetta (o "spork") riutilizzabile
- Un piccolo coltellino pieghevole o multitool
- Un panno/tovagliolo in stoffa
- Una scatola ermetica (tipo lunch box leggero) o una sacca stagno per conservare gli avanzi
- Una tazza pieghevole in silicone o una borraccia termica per le bevande calde
3. Sacchetti in tessuto riutilizzabili
Per gli acquisti sfusi (prima della partenza) o per conservare alimenti secchi (frutta secca, cereali, biscotti fatti in casa), non c'è niente di meglio dei sacchetti sfuso in cotone o nylon leggero. In escursione servono anche per organizzare lo zaino, riporre i vestiti o separare il pulito dallo sporco.
4. Prodotti per l'igiene solidi e naturali
I cosmetici solidi sono alleati imprescindibili dello zero rifiuti. Oltre a durare di più e a non colare nello zaino, evitano gli imballaggi plastici. Pens i a:
- Un sapone solido biodegradabile
- Uno shampoo solido
- Un dentifricio solido o in polvere
- Uno spazzolino da denti in bambù
- Carta igienica compostabile o salviette in tessuto lavabili
Bonus: il balsamo multiuso (tipo burro di karité o cera d'api) può sostituire la crema idratante, il balsamo labbra e persino pomate per piccole irritazioni.
5. Protezioni mestruali lavabili
Per le escursioniste, adottare protezioni riutilizzabili come la coppetta mestruale o gli slip mestruali permette di viaggiare leggere, igieniche e senza rifiuti. Ricordi di portare una sacca impermeabile per conservarle fino al prossimo lavaggio.
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Come preparare i pasti senza generare rifiuti?
Il cibo rappresenta spesso la principale fonte di rifiuti in escursione. Confezioni monodose, plastiche, barrette energetiche… tutto finisce nel sacchetto dei rifiuti. Ecco alcune alternative zero rifiuti e pratiche da adottare.
1. Prediliga gli alimenti sfusi
Frutta secca, semi, cereali, pasta, riso, puree in fiocchi… questi alimenti sono facili da trasportare e disponibili sfusi. Conservali in sacchetti riutilizzabili e dosi le porzioni prima della partenza.
2. Cucinare in casa
Prepara in anticipo barrette di cereali fatte in casa, mix energetici o persino piatti liofilizzati fatti in casa con un essiccatore. Avvolgili in tessuto cerato (tipo bee wrap) o mettili in contenitori riutilizzabili.
3. Riduca i rifiuti organici
In escursione è possibile compostare alcuni rifiuti organici come scarti di frutta o fondi di caffè… a condizione di essere in un ambiente adatto (lontano dai sentieri, in una buca scavata ad almeno 15 cm di profondità). In ogni caso, limiti i prodotti che generano biodéchets.
Consigli per un trek zero rifiuti di successo
Ora che dispone degli indispensabili zero rifiuti, è il momento di vedere come applicare questo approccio durante tutta l'avventura. Perché oltre all'attrezzatura, è il comportamento sul terreno che farà la differenza. Ecco alcuni consigli semplici ma efficaci per trasformare il suo trek in una vera esperienza eco-responsabile, in armonia con la natura.
1. Adotti la regola del "Leave No Trace"
Questa regola fondamentale dell'outdoor si applica perfettamente allo zero rifiuti. Porti via tutti i suoi rifiuti, anche quelli biodegradabili, fino al prossimo contenitore adatto. Lasci i luoghi più puliti di come li ha trovati.
2. Riduca il superfluo
Ogni grammo conta in escursione. Lo zero rifiuti è anche un ottimo modo per fare selezione tra l'equipaggiamento. Piuttosto che un oggetto per ogni uso, pensi multifunzione: un telo che fa anche da tovaglia, una pentola che funge da ciotola, ecc.
3. Ripari e riutilizzi
Un moschettone rotto? Una cucitura che cede? Porti un piccolo kit di riparazione (filo, ago, nastro rinforzato, cinghia) per prolungare la vita del suo materiale. Valuti anche il noleggio o l'acquisto di seconda mano invece di rinnovare ad ogni trek.
4. Prepari il suo itinerario con consapevolezza
InformiSi sulle condizioni del terreno, il meteo, i punti d'acqua e i luoghi di rifornimento. Questo Le eviterà di trasportare cose inutili o, al contrario, di dover acquistare prodotti confezionati in loco.
Equipaggiamento eco: puntare su marchi responsabili
Lo zero rifiuti non si limita alla gestione degli imballaggi. È anche una questione di scelte sull'attrezzatura. Oggi, numerosi brand outdoor si impegnano in percorsi sostenibili: materiali riciclati, riparabilità, riduzione dell'impronta di carbonio…
Alcuni esempi ispiratori
- Patagonia: pioniere per l'etica ambientale, con una politica chiara di riparazione e riciclo.
- Picture Organic Clothing: abbigliamento da trekking in materiali biosourced o riciclati, prodotto in Europa o in Turchia.
- Klean Kanteen, Nalgene: borracce durevoli, con garanzie a vita per alcuni modelli.
- Hydrapak: sacche d'acqua e borracce morbide durature, spesso progettate in materiali riciclabili e senza BPA.
- Sea to Summit: vari prodotti leggeri, durevoli e pensati per minimizzare l'impatto ambientale, incluse stoviglie riutilizzabili e sacche stagno robuste.
- Lowa: marchio che punta sulla durabilità e sulla riparabilità delle sue scarpe da trekking.
- MSR (Mountain Safety Research): prodotti da campeggio e da trek (pentole, fornelli, filtri per l'acqua) rinomati per affidabilità e longevità.
Scegliendo questi marchi contribuisce a un'economia più responsabile, senza compromessi sulla performance.
Conclusione: trek leggeri per il pianeta
Fare un trek in modalità zero rifiuti non significa privarsi o complicarsi la vita. È invece un'opportunità per concentrarsi sull'essenziale, semplificare l'attrezzatura e vivere un'avventura ancora più in sintonia con la natura. Con un po' di organizzazione e l'attrezzatura giusta, può ridurre considerevolmente il suo impatto senza sacrificare il piacere del bivacco, dei pasti all'aperto o della pulizia in un ruscello. È un percorso progressivo, da adattare al suo livello di comfort e alla sua esperienza. Per il suo prossimo trek La invitiamo a provare questo approccio: meno plastica, più libertà e sempre più rispetto per montagne, foreste e valli che ci accolgono.
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