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16/06/25

Tata Maud

La baroudeuse

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Dove andare a luglio? I più bei trekking da fare nei massicci montuosi francesi

Dove andare a luglio? I più bei trekking da fare nei massicci montuosi francesi

Desidera staccare la spina, camminare per più giorni nella natura e attraversare paesaggi che tolgono il fiato? Dalle Vosgi ai Pirenei, passando per il Giura, le Alpi e il Massiccio Centrale, la Francia offre un'incredibile varietà di massicci montuosi ideali per la grande itineranza. Che Lei prediliga creste panoramiche, laghi d'alta quota o traversate impegnative, troverà sicuramente un itinerario su misura.

Ecco la nostra selezione dei più bei trekking da fare in Francia. Sentieri che profumano di libertà, bivacchi sotto la luna e discese che fanno lavorare le cosce. Insomma, il vero terreno di gioco per gli appassionati di escursioni che amano prolungare le loro "passeggiate tranquille".

Attraversata degli Alti Altopiani del Vercors

Massiccio : Alpi del Nord – Vercors
Durata : 4 a 6 giorni
Accesso : Lans-en-Vercors o Corrençon-en-Vercors

Il Vercors è un po' il Far West francese. Non per i cowboy, ma per chi vuole farsi strada fra le pietre con lo zaino in spalla. È anche il più grande altopiano d'alta quota di Francia, un angolo selvaggio e deserto dove la parola "isolamento" assume tutto il suo significato.

Questo trek è pensato per escursionisti autonomi, in grado di gestire orientamento, acqua e notti sotto le stelle o in baite non custodite. Lungo il percorso: panorami pazzeschi sul Mont Aiguille, possibilità di avvistare camosci e quella sensazione esaltante di muoversi in un paesaggio netto e senza fronzoli. Menzione speciale per il Grand Veymont per i più motivati.

GR400 - Giro del vulcano del Cantal

Massiccio : Massiccio Centrale
Durata : 5 a 7 giorni
Accesso : Murat o Le Lioran

Il Cantal è l’Alvernia nella sua veste più maestosa e rustica insieme. Il GR400 circumnaviga il più grande vulcano d’Europa, con in programma: creste erbose, buron isolati, valli sferzate dal vento e viste a 360°. Se ama l'immersione senza folla, è il piano perfetto.

Il sentiero tocca tappe imperdibili come il Plomb du Cantal o il Puy Mary, ma anche angoli meno frequentati, tra valli glaciali, altipiani e dorsali di cresta. Si cammina al ritmo dei greggi, si incontrano più mucche che persone e si torna a casa con la sensazione di aver attraversato un territorio vivo e severo.

Giro del Mont Lozère

Massiccio : Massiccio Centrale – Cévennes
Durata : 4 a 5 giorni
Accesso : Le Pont-de-Montvert

Benvenuti nelle Cévennes. Qui il granito si mescola alle vecchie drailles e la storia si legge tanto nelle pietre quanto nei paesaggi. Questo trek porta sulle alture del Mont Lozère, cima arrotondata ma esigente, con vista aperta sui Causses e sul Massiccio Centrale.

Si attraversano brughiere silenziose, faggete, e caos rocciosi quasi irreali. E soprattutto, si percepisce ad ogni passo il peso di un territorio modellato da secoli di transumanza. Il luogo perfetto per riconnettersi con una natura sobria, potente e carica di memoria.

Giro della Val d'Aran via il Port de Vénasque

Massiccio : Pirenei
Durata : 4 a 5 giorni
Accesso : Luchon

Meno noto dei classici del GR10, questo trek naviga tra Francia e Spagna, con la piacevole sensazione di superare un piccolo passo di frontiera come facevano una volta i contrabbandieri. Il Port de Vénasque segna il passaggio, ma è solo l'inizio. Il cuore del percorso si sviluppa sul lato spagnolo, nelle valli del Val d'Aran e intorno alla Maladeta, con il Aneto a fare da sfondo.

Si alternano foreste dense, laghi d'alta quota come Espingo o Gourg Blanc, torrenti impetuosi e rifugi rustici. L'atmosfera è più mediterranea che nelle Hautes-Pyrénées, ma altrettanto selvaggia. Il terreno è spesso minerale, il tempo capriccioso e la rete telefonica inesistente. Insomma, perfetto per staccare davvero.

Giro del Vignemale

Massiccio : Pirenei
Durata : 4 a 6 giorni
Accesso : Cauterets o Gavarnie (si consiglia l'accesso dalla valle d'Ossoue per evitare la folla)

Qui si alza il livello. Il Vignemale è il must-see dei Pirenei francesi, con i suoi 3.298 m e i ghiacciai ancora appesi alle sue pareti. Il giro del massiccio è un itinerario tecnico, talvolta impegnativo, ma di una bellezza straordinaria.

Incontrerà laghi mitici come quello di Gaube, rifugi aggrappati come Bayssellance e sentieri che sfiorano le pareti rocciose. È un trek che sa di roccia calda, temporali d’alta quota e mattine gelate in bivacco. Non è alla portata di tutti, ma resterà indimenticabile per chi ama l’alpinismo.

Consigliamo di evitare l’alta estate, partire presto e preferire l'itinerario attraverso Ossoue, più discreto e selvaggio. E soprattutto, prendersi il tempo necessario. Là ogni passo di valico è una piccola vittoria e ogni notte di fronte al ghiacciaio una lezione di umiltà.

Giro del Queyras

Massiccio : Alpi del Sud
Durata : 6 a 8 giorni
Accesso : Ceillac, Saint-Véran o Abries

Il Queyras è uno di quei massicci che non si dimenticano. Perché i larici dorati, i borghi aggrappati e le creste luminose lasciano un'immagine indelebile. Questo trek compie il giro completo del massiccio, con tutto ciò che serve per goderselo: valichi da superare, rifugi accoglienti, valli fiorite e silenzio, sempre il silenzio.

Si passa per il col Fromage, gli alpeggi di Clapeyto, il lago Egorgéou, si sale un po', si scende in un borgo, si riparte. L'anello è molto ben segnalato, con molte varianti possibili. È forse uno dei migliori trekking per una prima grande traversata, senza stress logistico ma con vero dislivello sotto i piedi.

Ideale in giugno o settembre, quando i fiori esplodono o i larici si colorano di rosso, e i sentieri si fanno più tranquilli.

Giro del Bargy

Massiccio : Alpi del Nord – Catena del Bargy
Durata : 2 a 3 giorni
Accesso : Le Reposoir o Mont-Saxonnex

Un massiccio piccolo, ma con grande carattere. Il Bargy è un banco calcareo eretto di fronte al Monte Bianco, tanto severo quanto affascinante. Il circuito non è per i passeggiatori della domenica: lapiaz, sentieri ripidi, tratti non segnalati... meglio avere piede sicuro e senso dell'itinerario.

Ma una volta in cima, che spettacolo! Stambecchi a volontà, viste pazzesche sul Faucigny e sulla catena del Monte Bianco, e quella sensazione unica di essere in un posto davvero a parte. La salita alla Tour du Bargy vale da sola il viaggio, e la traversata del Grand Bargy richiede un piccolo impegno alpinistico, ma ripaga chi ama uscire dalle vie facili.

Un mini-trek perfetto per gli amanti delle montagne rudi e delle notti in baita.


 

Creste e laghi delle Vosgi centrali

Massiccio : Vosgi
Durata : 3 a 4 giorni
Accesso : La Bresse, Munster o il colle della Schlucht

Non alte come le Alpi, ma altrettanto affascinanti. Le Vosgi hanno quel fascino rustico e dolce, perfetto per camminare al proprio ritmo, seguendo le creste tra abeti e pascoli montani. Questo trek attraversa i luoghi più noti del massiccio: il Hohneck, il Rainkopf, i laghi glaciali del lac Vert e dei Corbeaux.

È un itinerario da gustare nelle pause: si raccolgono mirtilli, si dorme in locanda o sotto tarp, si mangiano crostate ai mirtilli e munster. Il dislivello non è mai eccessivo, le viste spesso ampie e l'atmosfera montana accessibile.

Ideale per un lungo weekend o per una fuga più dolce senza rinunciare all'aria aperta.

Giro dei Rifugi in Valgaudemar

Massiccio : Alpi del Sud – Écrins
Durata : 6 a 7 giorni
Accesso : Villar-Loubière

Soprannominata « il piccolo Himalaya », questa valle arroccata nel cuore degli Écrins è uno dei segreti più belli del sud alpino. Qui si concatenano i rifugi come perle di una collana: Souffles, Vallonpierre, Chabournéou, Pigeonnier… ognuno arroccato nel proprio vallone glaciale, ognuno con i suoi panorami e i suoi valichi da superare.

Questo trek richiede buona forma fisica e un minimo di autonomia: i dislivelli ci sono, così come i temporali. Ma la ricompensa è all'altezza: vedute sul Sirac, le Rouies, i ghiacciai sospesi… e quella sensazione persistente di muoversi in un paesaggio d'alta montagna ancora preservato.

Il terreno è impegnativo, ma non tecnico. Perfetto per escursionisti che vogliono bellezza, selvaticità e mineralità, senza spingersi nell'alpinismo. Una parentesi sospesa tra cielo e roccia.

Giro del Giura meridionale

Massiccio : Giura
Durata : 5 a 6 giorni
Accesso : Mijoux o Bellegarde-sur-Valserine

Tra il Crêt de la Neige, le combes silenziose e le foreste dense, il Giura meridionale dispiega un paesaggio unico. Meno spettacolare delle Alpi, certo, ma più intimo e più vegetale. Il trek segue le creste dell'Alto Giura, offrendo in regalo una vista impareggiabile sulle Alpi, dall'Oberland fino al Monte Bianco.

Si infilano le proprie scarpe da trekking per camminare su sentieri morbidi, in un'atmosfera pacata e quasi contemplativa. Qui non ci sono rifugi affollati né vette da conquistare a tutti i costi. Solo passi regolari, il profumo degli abeti, il canto di un picchio nero in lontananza, e talvolta un lince che osserva immobile.

Perfetto per camminare in solitaria o per concedersi una parentesi lontano dal caos, in una montagna che non ha nulla da dimostrare.

Se pensava di conoscere la montagna francese, questa top 10 dei più bei trekking le dimostrerà il contrario. Dai paesaggi lunari del Bargy alle grandi traversate del Vercors, dai circhi glaciali del Valgaudemar alle foreste segrete del Giura, ogni massiccio ha il suo stile, il suo ritmo, la sua emozione. A Lei scoprirli...

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