E se mettessimo lo smartphone in modalità aereo per ritrovare la vera essenza dell’avventura outdoor? Prima dell’arrivo dei telefoni smart, delle app di navigazione e delle batterie ultra performanti, gli escursionisti si orientavano con uno strumento semplice, affidabile e silenzioso: la mappa IGN.
Certo, è molto facile tirare fuori il GPS tascabile al primo dubbio. Ma bisogna ammettere che leggere una carta topografica regala un piacere unico: quello di capire da soli, anticipare il terreno e immergersi davvero nell’ambiente circostante. Il risultato? Autonomia, sicurezza e grande soddisfazione personale.
Da Tonton Outdoor, vi invitiamo a prendervi il tempo di preparare il vostro itinerario, scegliere l’attrezzatura giusta per l’escursionismo e godervi questa preziosa fase in cui tutto è ancora possibile. Imparare a leggere una mappa IGN fa parte integrante di questa avventura. Tanto vale farlo bene.
Quale mappa IGN scegliere per la vostra escursione?
Prima ancora di piegare la carta nello zaino, è fondamentale assicurarsi di avere il modello adatto alla vostra uscita. Non tutte le carte IGN si equivalgono, e la loro utilità dipende direttamente dal tipo di avventura che volete vivere.
Ecco le domande giuste da porsi per fare la scelta migliore:
- Qual è la vostra destinazione? (massiccio montuoso, costa, pianura, foresta…)
- Quanti giorni durerà la vostra escursione?
- Seguite un itinerario segnalato come un GR, o create la vostra traccia?
- Avete bisogno di individuare punti d’acqua, zone per il bivacco, rifugi?
- Le previsioni meteo annunciano umidità o temperature estreme?
Nella maggior parte dei casi, vi consigliamo la carta IGN TOP25. È il formato più dettagliato per escursionismo a piedi, ciaspolate, trekking o anche orientamento sportivo. Grazie alla sua scala 1:25000, offre una lettura molto precisa del terreno: 1 cm sulla carta = 250 metri reali.
Per un road trip o un viaggio in van, meglio optare per una carta IGN in scala 1:100000. Meno precisa, certo, ma più ampia, permette di visualizzare rapidamente un territorio più vasto.
Non dimenticate i dettagli pratici:
- Alcune carte sono disponibili nella versione plastificata: ideali per affrontare pioggia, neve o uso intensivo.
- Altre esistono in formato fronte/retro, per una copertura più ampia.
Queste caratteristiche influiscono leggermente sul prezzo, ma in cambio guadagnate in resistenza, leggibilità e durata.
Capire la scala di una mappa IGN
Passiamo ora a un punto fondamentale: la scala su una mappa IGN. Per tracciare un itinerario coerente, stimare le distanze o prevedere la fatica, è indispensabile capire bene cosa rappresenta questa scala. Su una carta topografica da escursionismo, convivono due tipi di scale: la scala numerica e la scala grafica.
La scala numerica
È la famosa notazione “1 : 25000” che trovate sulla copertina. Indica che 1 cm sulla carta corrisponde a 25000 cm nella realtà, ossia 250 metri.
Esempio concreto: una linea di 4 cm tracciata tra due punti rappresenta 1 km da percorrere sul terreno. Questo tipo di calcolo è fondamentale per valutare una giornata di cammino, gestire le energie o pianificare le pause.
Da ricordare per le vostre escursioni: Scala = distanza sulla carta / distanza reale
Più il secondo numero è alto (es: 1/100000), più la carta copre un’area vasta… ma meno è precisa.
La scala grafica
Tutto intorno alla vostra carta IGN troverete un righello graduato stampato: è la scala grafica. Serve a misurare una distanza sulla carta e poi convertirla visivamente in chilometri reali.
Ecco come usarla:
- Procuratevi una bussola o un semplice righello.
- Misurate la distanza tra due punti chiave (rifugio, passo, incrocio…).
- Riportate questa misura sulla scala grafica per ottenere l’equivalente reale.
Attenzione però: questa distanza viene misurata “in piano”, cioè senza considerare il dislivello. In montagna, questo può cambiare tutto. Un sentiero che sembra corto può essere molto più impegnativo se sale di 600 m a tornanti stretti.

Mappa IGN: orientarsi bene parte sempre dal Nord
Può sembrare banale, ma l’orientamento della carta IGN è il primo passo per una buona lettura. Ogni carta topografica è progettata per essere letta con il Nord geografico verso l’alto. In altre parole, quando i nomi dei luoghi sono leggibili dal vostro punto di vista, avete la carta nel verso giusto.
Ma attenzione, esistono due tipi di Nord:
- Il Nord geografico: quello indicato sulla carta, all’incrocio delle linee nere al centro.
- Il Nord magnetico: quello indicato dalla vostra bussola.
La differenza tra i due si chiama declinazione magnetica e viene generalmente indicata nella legenda della carta IGN. Alle nostre latitudini, per un’escursione classica o anche un trekking di due settimane, questa variazione resta trascurabile. Al contrario, per spedizioni lunghe, senza punti di riferimento fissi o vicino ai poli, è meglio tenerla in considerazione per evitare errori di navigazione. Per orientarvi sulla carta, una bussola sarà consigliata.
Capire i rilievi e il dislivello su una mappa IGN
Una volta orientata la carta, è il momento di scoprire la vera magia della lettura del rilievo. Una carta IGN letta bene può quasi trasformarsi in una vista 3D mentale del territorio. Per riuscirci, tre elementi chiave da padroneggiare: le curve di livello, i punti quotati e lo sfumo.
Le curve di livello
Le curve di livello sono le linee più visibili su una carta IGN. Di solito sono tracciate in marrone o arancione. Il loro scopo? Rappresentare l’altitudine. Una curva di livello unisce tutti i punti posti alla stessa altitudine sul terreno.
Ecco cosa sapere:
- Le curve sottili segnano gli intervalli di quota, spesso ogni 10 metri (o 5 metri in pianura).
- Le curve spesse, chiamate curve maestre, segnano quote “tonde” (ad esempio 1500 m, 2000 m…).
- Più le curve sono ravvicinate, più il pendio è ripido.
- Più sono distanziate, più il pendio è dolce.
Alcune forme particolari di curve vi danno ulteriori informazioni sul terreno:
- Le depressioni (con freccia verso il basso) indicano conche.
- Le barriere rocciose sono segnate in nero.
- I terrapieni sono riconoscibili grazie a tratteggi sulle curve.
- I ghiacciai usano curve blu.
- Detriti e moraine sono rappresentati da punti paralleli blu o neri.
In breve, padroneggiando la lettura delle curve di livello, sarete in grado di prevedere una salita ripida, un passaggio esposto o un pianoro strategico per il bivacco.
I punti quotati: riferimenti di altitudine precisi
Per completare la lettura del rilievo, i punti quotati (o punti geodetici) sono valori di altitudine precisi, indicati in nero sulla carta. Si trovano in punti strategici: cime, valichi, incroci di sentieri, fondovalle… Permettono di avere una misura esatta dell’altitudine in un punto specifico. Molto utili per verificare la progressione, localizzare un punto alto o stimare il dislivello totale. Sono facili da individuare a occhio nudo e risultano preziosi quando il terreno manca di rilievi evidenti.
Lo sfumo: vedere il rilievo sulla carta
Lo sfumo è la tecnica di ombreggiatura usata per creare un effetto 3D sulla carta. I pendii sono ombreggiati sul lato sud-est, come se il sole provenisse da nord-ovest. Questo gioco di ombre offre una rappresentazione visiva dei volumi, molto utile per completare la lettura delle curve.
Da ricordare:
- Più l’ombra è marcata, più il pendio è ripido.
- Lo sfumo permette di vedere meglio la cima e la base di un versante.
- Facilita la lettura del rilievo in montagna, specie nelle zone complesse dove le curve sono numerose.
Per affinare la vostra lettura, potete anche affidarvi ai corsi d’acqua. L’acqua segue sempre il senso della pendenza, e aiuta a individuare valli e dislivelli.
Come vengono calcolate le altitudini in Francia?
In Francia, tutte le altitudini sono calcolate a partire da un punto di riferimento unico: il livello zero di Marsiglia, situato presso il mareografo della costa mediterranea. Questo punto è la base delle misurazioni fin dal XIX secolo. Sia che vi troviate sulla cima del Monte Bianco o in una valle delle Cévennes, la vostra altitudine è calcolata rispetto a questo livello zero. Un’informazione importante da conoscere quando si lavora su tracce di escursioni, profili altimetrici o dati GPS per escursioni.

Elementi presenti su una mappa IGN: guida completa
Abbiamo visto come orientamento, rilievo e scala consentano di leggere una carta IGN con precisione e autonomia. Ma non è tutto. Una carta topografica IGN è ricca di elementi che arricchiscono la lettura e vi aiutano a prendere decisioni consapevoli sul terreno: tipologia del suolo, presenza d’acqua, strade, foreste, edifici o simboli turistici.
Vediamo insieme i principali elementi grafici e le informazioni che compaiono su una mappa da escursionismo IGN, per preparare meglio i vostri itinerari e aumentare la vostra autonomia nella natura.
I simboli presenti su una mappa IGN
Una carta IGN funziona come un vero e proprio linguaggio cifrato. Ogni elemento – strada, sentiero, cappella, fiume – è rappresentato da un simbolo preciso, definito da una legenda ufficiale.
Si distinguono tre grandi categorie di simboli:
- Simboli lineari: rappresentano elementi allungati come strade, sentieri, fiumi, creste, ferrovie, percorsi escursionistici, curve di livello, ecc.
- Simboli di superficie: sono le zone colorate come foreste, laghi, aree agricole, paludi, parchi nazionali o aree urbanizzate.
- Simboli puntiformi: utilizzati per indicare un elemento localizzato con precisione, come un rifugio, una croce, una vetta, un’antenna, una cappella, un faro o un riparo.
Tutti questi simboli sono fondamentali per analizzare una carta IGN in escursione, valutare le risorse disponibili, individuare zone di sosta o riconoscere passaggi impegnativi.
Il codice colore di una mappa IGN: un sistema visivo intelligente
La lettura di una carta IGN si basa anche su una palette di colori standardizzata. Ogni tonalità ha un significato:
- Marrone/arancione: rappresenta i rilievi, in particolare le curve di livello.
- Blu chiaro e scuro: tutto ciò che riguarda l’idrografia (mari, fiumi, laghi, ghiacciai).
- Verde: le aree vegetate (foreste, prati, frutteti, brughiere, vigneti…).
- Nero: costruzioni umane, planimetria, edifici, reti.
- Rosso: tutto ciò che è legato a turismo ed escursionismo: rifugi, ostelli, musei, uffici turistici, itinerari GR, ecc.
- Blu scuro: attività nautiche o termali, a volte anche aree sciistiche.
Grazie a questo codice colore, possiamo interpretare rapidamente un ambiente naturale o urbano sulla carta.
Leggere la vegetazione su una carta IGN
La vegetazione è onnipresente su una mappa escursionistica IGN, soprattutto se partite per foreste, media montagna o pianure coltivate. Le sfumature di verde aiutano a identificare i diversi tipi di copertura vegetale:
- Verde pieno: foresta o bosco.
- Verde + cerchi: bosco di latifoglie.
- Verde + triangoli: bosco di conifere.
- Verde + triangoli e cerchi: bosco misto.
- Ovale verde: pioppeto.
- Simboli “V” su fondo bianco: brughiera.
- Cerchi verdi su fondo bianco: frutteti.
- Tratti verticali: vigneti.
Le foreste demaniali e i parchi naturali sono spesso contornati da un tratto verde spesso, per facilitarne l’individuazione.
L’idrografia su una mappa IGN: riconoscere l’acqua in tutte le sue forme
L’idrografia – tutto ciò che riguarda l’acqua – è rappresentata in blu sulle carte IGN. Include:
- Mari, laghi e stagni: blu intenso, aree piene.
- Paludi e zone allagabili: simboli blu su fondo chiaro.
- Fiumi e torrenti: doppia linea blu con riempimento azzurrato.
- Corsi d’acqua temporanei: indicati da un tratto tratteggiato o un simbolo sabbioso.
Sulla costa, la zona di marea (l’estran) è in blu molto chiaro. Simboli appositi segnalano la natura del suolo: sabbia, fango o ciottoli. I punti d’acqua appaiono come cerchi blu se abbastanza importanti. Queste informazioni sono fondamentali per escursionisti in autonomia, soprattutto per individuare sorgenti, abbeveratoi o zone per il bagno.
Rifugi, bivacchi e centri ricreativi
I rifugi di montagna, bivacchi non custoditi, ostelli e centri ricreativi sono segnalati da piccoli pittogrammi (spesso rossi o rosa). Può trattarsi di una casa stilizzata, di un simbolo di tenda o di un’icona relativa all’attività (kayak, sci, parapendio…). Questi riferimenti sono preziosi per programmare le vostre tappe, rendere più sicura un’escursione lunga o individuare zone di accoglienza turistica.
I confini amministrativi sulle carte IGN
I confini amministrativi sono sempre presenti, qualunque sia la scala della carta. Permettono di identificare i limiti tra:
- Comuni
- Circorscrizioni
- Dipartimenti
- Regioni
- Stato
I nomi dei comuni sono in nero, accompagnati dalla loro popolazione (in migliaia di abitanti). Le seguenti abbreviazioni aiutano a individuarli all’interno dell’organizzazione territoriale:
- P: capoluogo di dipartimento
- SP: sottoprefettura
- C: comune
Questi dati possono essere utili in escursione per localizzare un villaggio, prevedere un rifornimento o individuare una zona di intervento in caso di emergenza.
Altri elementi visibili su una mappa IGN
Infine, molti altri simboli arricchiscono la lettura:
- Fari, boe, luci marittime
- Generatori eolici, linee ad alta tensione
- Impianti tecnici o industriali
- Ospedali, caserme, stazioni meteo
- Punti di triangolazione e reti geodetiche francesi
Per approfondire, vi consigliamo di prendere il tempo di leggere la legenda della vostra carta IGN: è la chiave di lettura di tutti questi elementi. Vi aiuterà ad adattare la lettura alle vostre esigenze specifiche (orientamento, autonomia, patrimonio, sicurezza…).
Ora che avete tutte le chiavi per leggere una carta IGN come veri esperti, non vi resta che preparare il vostro itinerario e calzare le vostre migliori scarpe da trekking. Allora, questa volta cosa andrete a esplorare: una vetta, una valle remota o un sentiero costiero? Sta a voi tracciare la vostra strada.