Skip to content
10/06/24

Tata Camille

La bretagnarde

Article updated on : 17/09/25

Share this article

Punte d'atletica: guida pratica

Punte d'atletica: guida pratica

L’atletica è uno sport che incarna velocità, potenza e resistenza. Tuttavia, oltre alle qualità fisiche, spesso è un dettaglio a fare la differenza: le scarpe. Le punte da atletica non sono semplici accessori, ma veri strumenti di performance. Che siate amanti dello sprint, del mezzofondo, del cross o dei salti, imparare a scegliere le proprie punte da atletica è fondamentale.

Siete nel posto giusto se siete alle prime armi e vi avvicinate all’atletica. Correte da anni e state preparando la vostra stagione su pista. Siete appassionati di corsa e vi cimentate per la prima volta in una gara di mezzofondo. Cercate risposte a queste domande: Cos’è una scarpa da atletica? Da quando si usano le punte nell’atletica? A cosa servono le punte da atletica? Com’è fatta una scarpa da atletica? Quali punte scegliere per ogni disciplina? 

In questa guida completa esploreremo tutti gli aspetti di queste scarpe tecniche, capiremo perché sono così efficaci e come selezionare il modello che meglio si adatta alla vostra specialità.

 

Cos’è una scarpa da atletica? 

Che differenza c’è tra scarpa da atletica, scarpa da pista e scarpa con punte? Nessuna: in realtà si parla della stessa calzatura, pensata per la pratica dell’atletica. Sprint, corse di mezzofondo, salti, lanci e cross: in ognuna di queste discipline è necessario indossare una scarpa sportiva adatta. A differenza delle scarpe da running tradizionali, si distinguono per la suola ultraleggera e rigida dotata di tacchetti avvitati o stampati (da 3 a 9), che permettono di inserire le punte.

Diversamente dai tacchetti da rugby o da calcio, le punte da atletica si fissano alla suola tramite una chiave. Queste punte, perlopiù in acciaio, possono essere a spillo oppure, più frequentemente, a piccola piramide. La lunghezza delle punte varia in base alla disciplina: possono essere da 4 mm, 6 mm, 9 mm, 12 mm, 15 mm o 17 mm. Più la punta è lunga, più è adatta a terreni fangosi e scivolosi, ecc. 

L’obiettivo delle punte è semplice: migliorare l’aderenza e massimizzare la spinta ad ogni passo. A seconda della disciplina, esistono varianti pensate per lo sprint, il mezzofondo, il cross o i salti. Queste scarpe sono progettate per ottimizzare la performance, ma richiedono anche una buona tecnica, poiché modificano la postura di corsa e sollecitano maggiormente i polpacci e i tendini. In sintesi, la scarpa da atletica è uno strumento di precisione, pensato per trasformare ogni appoggio in velocità ed efficienza.


 

Un po’ di storia: l’evoluzione delle punte da atletica

Sapevate che le prime scarpe con punte da atletica risalgono al XIX secolo, precisamente al 1890, nel Regno Unito, a Bolton? Inventate dal fondatore del marchio Reebok, Joseph William Foster, nacquero dopo la creazione delle scarpe da golf. Joseph WF, appassionato di calzature, ne realizzò inizialmente un paio per sé, poi per amici e conoscenti, fino a distribuirle in tutto il mondo. Nel 1924, alle Olimpiadi estive di Parigi, alcuni atleti gareggiarono proprio con delle Reebok ai piedi (per la cronaca, Reebok significa “gazzella” in Sudafrica, in riferimento alla velocità richiesta da questa disciplina e alla sua esplosività). 

All’epoca erano realizzate in pelle, con chiodi in ferro fissati alla suola. L’obiettivo era già quello di offrire una migliore aderenza sulla pista. Oggi la tecnologia ha rivoluzionato queste scarpe: materiali ultraleggeri, piastre in fibra di carbonio, suole affinate, tutto è studiato per ottimizzare la resa. Le punte Adidas da atletica, ad esempio, integrano innovazioni nate direttamente dalla ricerca biomeccanica.

 

Perché indossare scarpe con punte da atletica?

Molti principianti si chiedono: serve davvero investire in un paio di punte? La risposta è semplice: sì, se volete migliorare e partecipare alle gare. Le scarpe da atletica per la pista offrono tre vantaggi principali:

  • Aderenza: grazie ai tacchetti avvitati o stampati, impediscono di scivolare anche nelle partenze esplosive.
  • Spinta: la rigidità della suola aiuta a restituire energia e favorisce una corsa più dinamica.
  • Leggerezza: i materiali moderni consentono di correre con la sensazione di avere il piede nudo, ma sempre sotto controllo.
     

Le migliori punte da atletica sono quelle che vi permettono di coniugare comfort e performance. Ma occorre saperle scegliere in base alla disciplina!

 

Com’è composta una punta da atletica? 

Una scarpa da atletica è estremamente minimalista. Ha tutto il necessario per garantire agli atleti aderenza, stabilità e prestazione

Zoom sulla struttura di una scarpa da atletica:

  • Il mesh: ultraleggero e traspirante, assicura la massima ventilazione al piede anche sotto sforzo intenso. 
  • La linguetta: fine e minimal, è traforata per proteggere il collo del piede da possibili sfregamenti con i lacci. 
  • I lacci: classici, spesso più sottili di quelli delle scarpe da running. Sono studiati per una calzata precisa e un ottimo bloccaggio del piede nella scarpa, anche ad alta intensità. 
  • La soletta interna: detta anche “di pulizia”, è termo-incollata, a differenza di quelle delle scarpe da corsa o da trail running che si possono rimuovere per lavarle o sostituirle con solette ortopediche. In questo modo non si spostano, non si piegano né si rovinano durante allenamenti o gare su pista. 
  • L’intersuola: spesso molto minimal e poco ammortizzata, può essere più o meno presente in certi modelli per dare una protezione minima all’appoggio. Generalmente, l’intersuola funge anche da suola esterna. Nelle punte “next gen”, la schiuma è più densa per un miglior ritorno di energia, come il Lightstrike Pro di Adidas. 
  • La piastra rigida: abbinata all’intersuola, la piastra inserita sotto la scarpa consente di fissare le punte e protegge minimamente l’intersuola. In alcuni modelli di ultima generazione, la piastra rigida è sostituita da una piastra in carbonio, che svolge la stessa funzione (e anche di più).
  • I fori per le punte: sulla piastra rigida, la presenza di fori (da 3 a 9 a seconda del modello) permette di avvitare punte in acciaio, indispensabili per la pratica dell’atletica!


 

Quali punte scegliere per ogni disciplina?

Ogni specialità dell’atletica richiede un modello specifico di scarpa. Correre un 100 m non impone le stesse esigenze di un cross fangoso o di un triplo salto. Vediamo insieme le principali categorie.
 

Punte da sprint

Le gare di velocità (100 m, 200 m, 400 m) si decidono in pochi secondi. Le punte da sprint sono progettate per massimizzare la spinta e favorire l’appoggio sull’avampiede. Ultra-leggere e rigide, sono dotate di 6-8 tacchetti sull’avampiede. Prive di ammortizzazione e superfluo, la scarpa da sprint è la più minimalista che esista. La piastra rigida che funge da suola è rialzata davanti e più sottile dietro, permettendo al piede un movimento di rullata ideale per l’esplosività della corsa.

Se vi preparate alle prime gare, cercate modelli con un buon compromesso fra comfort e rigidità. Le punte adatte a questa specialità sono da 6 mm o 7 mm, secondo le vostre preferenze di aderenza. Per i più esperti, modelli come le punte Adidas atletica Adizero sono rinomate per offrire una trazione eccezionale.
 

Punte da mezzofondo

Sugli 800 m, 1500 m o anche 10.000 m, la strategia cambia. Le punte da mezzofondo combinano dinamismo e comfort. Hanno una suola leggermente più flessibile e a volte un piccolo ammortizzamento sul tallone. Se cercate le migliori scarpe con punte da atletica per il mezzofondo, orientatevi su modelli equilibrati, capaci di reggere i chilometri mantenendo una buona presa.

Per quanto riguarda le punte, potete usare le stesse dello sprint, cioè punte da 6 mm o 7 mm.  
 

Punte da cross

Il cross-country è un mondo a parte. Si corre su erba, fango, sabbia o neve, e richiede la massima trazione. Le punte da cross permettono di montare tacchetti più lunghi (fino a 15 mm), ideali per non scivolare nelle curve. Su terreni molto morbidi, è consigliabile scegliere scarpe da cross atletica robuste, con buona protezione per il piede e punte intercambiabili. Se volete sapere quali sono le migliori punte da cross per il fango, puntate su modelli resistenti di Asics o Saucony.

Se il terreno è piuttosto secco, bastano punte da 9 mm. Se invece il percorso è un vero “bagno di fango”, meglio optare per punte da 15 mm per assicurarsi la presa ottimale. Su fondo umido e scivoloso, le punte da 12 mm sono perfette. 

Oggi, gli atleti che puntano alla performance utilizzano spesso anche le proprie punte da mezzofondo nel cross, adattando la lunghezza delle punte in acciaio al terreno. 
 

Punte da salto

Lungo, triplo, asta o alto: queste specialità richiedono velocità, potenza e precisione. Le punte da salto sono dotate di una suola anteriore rigida per migliorare la rincorsa e di un tallone rinforzato per assorbire l’impatto. In queste discipline, la scelta della scarpa è fondamentale, perché un modello sbagliato può causare infortuni alle caviglie o alle ginocchia.

  • Le scarpe pensate per il salto in lungo e salto in alto devono combinare la flessibilità di una scarpa da mezzofondo e la rigidità di una scarpa da sprint.
  • Per il lungo, la suola curva favorisce la spinta del piede in avanti, massimizzando la fase di atterraggio. Si possono usare anche punte da sprint.
  • Per salto con l’asta e triplo salto, le scarpe devono avere punte anche sul tallone. L’ammortizzazione è leggermente superiore rispetto alle punte da lungo. Per entrambe le discipline, le punte sono uguali. 
     

Lanci

Anche se meno conosciuti, i lanciatori usano punte da atletica, soprattutto nel giavellotto. Offrono stabilità e grip nella rincorsa, due elementi essenziali per un lancio efficace e sicuro. Le scarpe da lancio devono essere stabili per garantire un appoggio saldo. Lo scopo è lanciare senza farsi trascinare dal movimento. 

  • Per il lancio del giavellotto, le punte sono presenti sia davanti che dietro
  • Per il getto del peso, le scarpe sono senza punte e permettono un’ottima rotazione di caviglie e busto, per una spinta ottimale!

Scoprite le ultime novità delle punte da atletica su Tonton Outdoor e scegliete il modello che vi porterà ai vertici della vittoria!

Come scegliere le proprie punte da atletica?

Vista l’ampia scelta, come orientarsi? Ecco i criteri fondamentali per scegliere le punte da atletica in modo efficace.
 

La disciplina

È il primo criterio. Uno sprinter non userà le stesse scarpe di un crossista. Se praticate più specialità, potete investire in due paia: una per la pista e una per il cross.
 

Comfort e misura

Le scarpe da atletica devono essere ben aderenti. Attenzione però: troppo strette = vesciche, troppo larghe = perdita di reattività.
 

Suola e tacchetti

La suola può essere in plastica rigida, in fibra composita o addirittura integrare una piastra in carbonio. Le lunghezze delle punte da atletica in gara sono regolamentate: di solito fino a 9 mm in pista e fino a 15 mm nel cross. Un dettaglio importante da controllare prima delle gare.
 

La vostra pratica

Se usate le punte solo in gara, puntate sulla massima performance. Se le utilizzate anche in allenamento, scegliete un modello più resistente e versatile. Per chi inizia, le migliori punte da atletica sono spesso i modelli intermedi, che combinano comfort ed efficacia.

 

I diversi tipi di tacchetti

La scelta non riguarda solo le scarpe: anche i tacchetti influenzano la vostra performance.

  • Piramidali: versatili, ideali per la maggior parte delle discipline.
  • A spillo: ultra-performanti per lo sprint, ma delicati.
  • Conici: usati nei salti e in alcune discipline tecniche.

     

Manutenzione ed errori comuni

Un paio di scarpe da atletica per la pista può durare diverse stagioni se curate al meglio.

  • Non camminate mai con le punte sull’asfalto: si rovina la suola.
  • Svitare i tacchetti dopo l’uso per evitare la ruggine.
  • Pulite le scarpe dopo un cross fangoso.


 

Come abituarsi a correre con le punte?

La transizione deve essere graduale. Iniziate con esercizi tecnici e rettilinei. Aumentate la distanza poco alla volta. Polpacci e tendini avranno bisogno di qualche settimana per adattarsi. Per ridurre il rischio di infortuni, alternate le sessioni con scarpe tradizionali.

 

Conclusione: trovare le migliori punte da atletica

Le punte da atletica sono molto più di un’attrezzatura: sono la chiave per liberare il vostro potenziale in pista o nel cross. Scegliere le punte significa investire nelle vostre performance, ma anche nel comfort e nella sicurezza. Che siate principianti o atleti esperti, prendetevi il tempo di confrontare, provate diversi modelli e adattate le punte a ogni disciplina. Seguendo questi consigli, sarete pronti ad eccellere nelle prossime gare e a godervi fino in fondo il piacere unico dell’atletica.

Per approfondire, scoprite la nostra top 10 delle migliori scarpe da atletica

Order the products mentioned in the article!

Loading...