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08/09/22

Tonton Outdoor

Article updated on : 02/04/25

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Piumino da trekking: guida pratica

Piumino da trekking: guida pratica

State organizzando un'escursione giornaliera? Vi preparate per un trekking di più giorni in alta montagna? Esitate tra un piumino in piuma naturale o un piumino sintetico? La scelta dell’isolamento fa davvero la differenza e sappiamo quanto sia fondamentale adattare l’attrezzatura alla vostra attività.

Capire la struttura di un piumino

Prima di parlare di isolamento, bisogna soffermarsi sulla struttura generale di un piumino da trekking. Che scegliate un modello uomo o donna, i principi rimangono gli stessi. Un piumino è composto innanzitutto da due elementi principali: un tessuto esterno e un’imbottitura interna.

Il tessuto esterno: la vostra prima barriera

Il tessuto esterno è solitamente realizzato in materiale sintetico resistente, spesso nylon o poliestere. La sua missione è proteggere l’isolante, assicurare la traspirabilità e offrire una leggera idrorepellenza. In poche parole, deve resistere allo sfregamento contro la roccia, sopportare le cinghie dello zaino e tenere testa a una pioggerella senza problemi.

Su un piumino in piuma, questo tessuto è ancora più importante: basta una piccola rottura perché le piume escano. Al contrario, l’imbottitura sintetica può sopportare meglio uno strappo senza perdere totalmente le sue proprietà.

L’isolante: il cuore del vostro piumino

L’isolante è ciò che vi mantiene al caldo. Esistono due grandi famiglie:

  • Piuma naturale (d’oca o anatra, spesso mescolata a piumette)
  • Isolante sintetico (di solito poliestere, con tecnologie come Primaloft, Polartec o Coreloft)

Questi due tipi di isolanti hanno ognuno i propri vantaggi, che vedremo nel dettaglio, ma è essenziale capire che si comportano in modo molto diverso a seconda del meteo, dell’intensità dell’attività e della durata dell’avventura.

Cuciture e accessori: dettagli che fanno la differenza

L’isolante non basta: deve anche rimanere ben distribuito. Qui entrano in gioco le cuciture, ovvero il sistema che evita che il calore si concentri in un punto… o si disperda altrove.

  • Cucitura a H: efficace nei piumini spessi, trattiene bene il calore.
  • Cucitura passante: più leggera, usata nei piumini sottili, spesso più traspiranti ma leggermente meno caldi.

Quanto agli accessori, alcuni dettagli possono migliorare molto il comfort:

  • Cappuccio: fisso o removibile, protegge testa e nuca dal vento gelido.
  • Tasche con zip: per tenere a portata di mano barrette energetiche, guanti sottili o mappe. Attenzione che le tasche restino accessibili anche con lo zaino!
  • Polsini e fondo regolabili: per evitare dispersione di calore.

La piuma: calore, leggerezza e compattezza

Se cercate la massima performance termica per affrontare le temperature più rigide in montagna, la piuma naturale è una certezza. Utilizzata da decenni nei capi tecnici, offre il giusto mix di calore, leggerezza e comprimibilità. Ma per sfruttarne appieno le qualità, conviene capire bene come funziona… e dove sono i suoi limiti.

Il fill power: il segreto della piuma

Se puntate al massimo calore, è difficile battere un piumino in piuma. Il principale criterio di qualità è il cuin (cubic inches). Questo numero indica il fill power, cioè la capacità della piuma di intrappolare aria e di tornare soffice dopo essere stata compressa.

  • 500 cuin: performance media
  • 700 cuin: ottimo livello
  • 800-900 cuin: piuma di alta gamma, calda e ultra leggera

Un piumino in piuma da 800 cuin può essere più caldo e più leggero di un modello sintetico spesso il doppio. E questo, durante un trekking, fa la differenza.

Composizione e traspirabilità

Per garantire il giusto equilibrio tra calore e comfort, la piuma è spesso miscelata con piumette (più dense, meno isolanti ma più traspiranti). Si trovano rapporti come 90/10 o 80/20 (90% piuma, 10% piumette).

Questa miscela assicura una migliore traspirabilità ed evita l’effetto sauna durante le salite impegnative.

I vantaggi della piuma per il trekking

In condizioni fredde e secche, è difficile trovare di meglio di questa combinazione.

  • Eccellente isolamento termico
  • Ultra comprimibile (si ripone in una tasca interna o in un sacchetto di compressione)
  • Leggerissimo: ideale per le lunghe distanze

Gli svantaggi da conoscere

Attenzione però: nonostante le sue qualità, la piuma ha anche dei punti deboli.

  • Molto sensibile all’umidità: una piuma bagnata perde quasi tutta la sua capacità isolante
  • Manutenzione delicata: lavaggio e asciugatura tecnici, da fare con cura
  • Prezzo elevato: la piuma di qualità costa

Consiglio Tonton: Per affrontare il meteo incerto, meglio indossare il piumino sotto una hardshell impermeabile. È il principio dei tre strati (o metodo a cipolla), descritto da Pierre Le Clainche nell’articolo “Come attrezzarsi per un trekking?”.

L’isolante sintetico: versatile, robusto, più accessibile

Se la piuma eccelle per calore e leggerezza, l’imbottitura sintetica non è da meno. Negli ultimi anni si è evoluta offrendo una valida alternativa, soprattutto per chi privilegia la facilità di manutenzione, la robustezza e una buona resistenza all’umidità. Spesso è l’opzione più rassicurante per chi desidera un piumino efficace senza troppi pensieri.

Tecnologie sempre più evolute

Lontano dall’immagine della semplice ovatta poco isolante, le nuove imbottiture sintetiche sono sempre più ingegnose e si avvicinano alle prestazioni della piuma. Oggi sul mercato outdoor spiccano diverse tecnologie:

  • Primaloft: un ottimo compromesso tra calore, leggerezza e comprimibilità. Probabilmente l’alternativa sintetica che più si avvicina alla piuma.
  • Polartec Alpha: molto traspirante, pensato per sforzi intensi. Ideale per trekking sportivi o scialpinismo.
  • Coreloft (sviluppato da Arc’teryx): durevole, stabile, ben bilanciato. Una scelta davvero valida per chi va spesso in montagna.

Esistono anche imbottiture più semplici, come la ovatta in poliestere, utilizzata nei modelli più economici. Meno performante, è più adatta a un uso urbano o occasionale, o tra le mezze stagioni.

I vantaggi del sintetico nel trekking

È la scelta ideale per le escursioni giornaliere, le camminate veloci o le uscite in clima umido. In pratica, il sintetico dà sicurezza anche quando le condizioni cambiano improvvisamente.

  • Altissima resistenza all’umidità
  • Continua a isolare anche da bagnato
  • Asciuga rapidamente e si lava facilmente
  • Prezzo più accessibile

Perfetto per escursioni giornaliere, camminate veloci o ambienti umidi.

Possibili limiti

Come tutti i materiali, anche il sintetico ha qualche piccolo difetto, soprattutto se vi aspettate lunga durata o la massima performance termica.

  • Meno comprimibile
  • Un po’ più pesante a parità di calore
  • Durata termica talvolta inferiore

Consiglio Tonton: Alcuni piumini sintetici propongono un mix di imbottiture a seconda delle zone del corpo, per aumentare la tecnicità senza spendere troppo.

Allora, piumino in piuma o sintetico?

Siete ancora indecisi tra le due soluzioni? Niente paura, non esiste una risposta sbagliata – solo esigenze diverse. Sarà il vostro terreno, il ritmo e le condizioni meteo a guidare la scelta giusta. Ecco qualche riferimento concreto per orientarvi secondo la vostra pratica.

Per un'escursione giornaliera

Se partite per qualche ora, con meteo variabile ma senza grandi dislivelli, un piumino sintetico sarà più che sufficiente.

  • Facile da indossare durante le pause
  • Nessuna ansia in caso di pioggia o sudore
  • Prezzo più contenuto

Guadagnerete in praticità restando sempre ben protetti dal freddo.

Per un trekking di più giorni o spedizioni in quota

Quando si parte più a lungo, lo spazio nello zaino è prezioso e le notti sono fredde, la piuma acquista tutto il suo valore.

  • Isolamento termico ottimale
  • Peso ridotto e compattezza
  • Ideale per condizioni fredde e secche

È la scelta perfetta per escursionisti esperti, trekker a lungo raggio e avventure in quota.

In sintesi: la sfida sintetico vs piuma

Non è sempre semplice scegliere tra due tecnologie così valide. Per aiutarvi a chiarirvi le idee, ecco un confronto rapido tra i due tipi di isolamento, secondo i criteri più importanti per chi va in montagna.

Criterio Piuma naturale Sintetico
Isolamento termico ⭐⭐⭐⭐⭐ ⭐⭐⭐⭐
Resistenza all’umidità ⭐⭐ ⭐⭐⭐⭐⭐
Comprimibilità ⭐⭐⭐⭐⭐ ⭐⭐⭐
Peso ⭐⭐⭐⭐⭐ ⭐⭐⭐
Manutenzione ⭐⭐ ⭐⭐⭐⭐
Prezzo ⭐⭐ ⭐⭐⭐⭐

Da Tonton Outdoor crediamo che la migliore attrezzatura sia quella più adatta al vostro reale utilizzo, non quella dei podi su Instagram. Prima di scegliere, fatevi le domande giuste:

  • Camminerò sotto la pioggia?
  • Devo ottimizzare ogni grammo?
  • Preferisco la facilità di manutenzione o la massima performance termica?

Vi serve una mano a scegliere il vostro piumino da trekking? Venite a trovarci in negozio oppure date un’occhiata alla nostra selezione di piumini sintetici e piumini in piuma naturale da donna o da uomo.

Prima di partire per un trekking, non esitate a fare un salto da Tonton Outdoor e scoprite tutta la collezione di piumini da trekking sintetici e in piuma naturale disponibili!

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