Quiksilver
Da oltre mezzo secolo, Quiksilver incarna lo spirito di libertà, di ricerca e d'avventura che anima gli appassionati di sport da tavola.
Quiksilver: la nascita di una leggenda tra mare e montagna
Da oltre mezzo secolo, Quiksilver incarna lo spirito di libertà, di ricerca e d'avventura che anima gli appassionati di sport da tavola. Nata sulle coste battute dal vento dell'Australia, il marchio ha conquistato il mondo seguendo il ritmo delle onde e la linea delle coste. Da Torquay a Huntington Beach, da Saint-Jean-de-Luz a Tokyo, la sua storia è quella di un movimento culturale, di una rivoluzione nell'abbigliamento e di uno stile di vita.
Le origini dell'onda e la traversata degli oceani: Torquay, 1969
C'era una volta, sulla costa selvaggia del Victoria, nel sud-est dell'Australia, un gruppo di sognatori, surfisti, creativi. Due uomini, John Law e Alan Green, decisero una mattina del 1969 di non limitarsi a seguire le onde, ma di plasmarle. Nella piccola cittadina di Torquay, cullata dalla schiuma e dal vento di mare, danno vita a Quiksilver: un marchio pensato per i surfisti, creato da surfisti. La loro idea rivoluzionaria? Il boardshort, concepito per accompagnare il corpo nei suoi slanci più liberi. In un'epoca in cui il surf era ancora un sussurro marginale, inventano il capo della glisse. Funzionali, di stile, i prodotti Quiksilver conquistano presto anche al di fuori dell'acqua. Abbracciano uno stile di vita, uno spirito libero, ribelle, rivolto agli elementi. Una cultura.
Nel 1976, Jeff Hakman, icona del surf americano, e il suo amico Bob McKnight colgono il potenziale di quella visione. Insieme fondano Quiksilver USA. In pochi anni l'azienda compie una svolta commerciale di grande portata: all'inizio degli anni '80 raggiunge già 5 milioni di dollari di fatturato. Il surf non è più un hobby di nicchia, diventa un'economia, un movimento. Poi arriva l'Europa. L'estate del 1984 segna un punto di svolta. Jeff Hakman, accompagnato da una squadra eterogenea e appassionata – Brigitte Darrigrand, Harry Hodge, John Winship – si stabilisce in Francia, sulla costa basca. Lì, a Saint-Jean-de-Luz, terra di surf, nasce Quiksilver Europe, anche chiamata Na Pali, in omaggio a una scogliera selvaggia di Kauai. Il legame tra mare e montagna si fa più netto, si disegna un ancoraggio identitario.
Il logo Quiksilver, come un manifesto
Nel 1970, Quiksilver adotta un simbolo che attraversa le generazioni: un'onda esplosiva, una montagna imponente. Ispirato alla stampa giapponese di Hokusai, «La grande onda di Kanagawa», questo logo unisce l'acqua e la roccia, la spuma e la neve. Annuncia già la dualità dell'universo Quiksilver: insieme surf e snow, estate e inverno, oceano e vette.
Conquiste e acquisizioni: gli anni di espansione del marchio
Sbarcata in borsa nel 1986, Quiksilver Inc. apre un nuovo capitolo: quello globale. Nel 1991 acquisisce Na Pali SAS, la sua filiale europea. Nel 2000 rileva Quiksilver International e due anni dopo si fonde con i suoi licenziatari australiani. Il marchio è finalmente riunificato. Un solo tetto, un'unica anima, un solo slancio. Ma Quiksilver non si ferma. Nel 2005 acquisisce il gruppo Rossignol, aggiungendo lo sci al suo DNA e concretizzando l'alleanza tra mare e montagna che il suo logo preannunciava. Sotto l'impulso di Bernard Mariette, poi di Bob McKnight, il gruppo si internazionalizza con una gestione unificata tra Stati Uniti, Europa e Asia-Pacifico.
Crisi e rinascita, Quiksilver attraversa la tempesta
Ogni storia conosce le sue tempeste. Nel 2008 la vendita affrettata di Rossignol, simbolo di un matrimonio difficile, suona come una prima battuta d'arresto. Nel 2015 la marea è ancora più forte: Quiksilver si dichiara in fallimento, indebitata per oltre 800 milioni di dollari. È un naufragio. Ma i grandi surfisti sanno cadere per rialzarsi. Nel 2016 il fondo Oaktree Capital, associato a Bank of America, ricapitalizza il gruppo. Quiksilver rinasce, snellita, riorientata. Nel 2017 entra nella holding Boardriders, accanto alle sorelle Roxy e DC Shoes. La nave riprende il largo.
Roxy, DC Shoes e gli altri: una galassia di marchi
Roxy, nata nel 1991, incarna gli sport da tavola al femminile. Audace, ispirata, diventa rapidamente un emblema per una nuova generazione di surfiste. DC Shoes, acquisita nel 2004, dà a Quiksilver una solida presenza nello skate. Il gruppo investe inoltre in Gotcha, Fidra, Hawk Designs e molti altri, costruendo un portafoglio coerente, ribelle e libero. Oggi il gruppo conta dodici marchi indipendenti, ciascuno coltiva il proprio universo. Tra essi, gemme come Lib Tech, Gnu o Bent Metal, che rafforzano la sua presenza nelle discipline tecniche.
Boardriders Club: creare una cultura, non solo vendere
Quiksilver capisce molto presto che un prodotto è molto più di un oggetto: è un legame. Già negli anni '90 il marchio inaugura i suoi primi «Boardriders Club», negozi non convenzionali, luoghi di vita, incontro ed espressione. Sui Champs-Élysées, a Times Square, a Londra o ad Anglet, questi templi della glisse offrono molto più che abbigliamento: trasmettono un modo di vivere. Nel 2005 il concept evolve ancora. Con il designer Philippe Avanzi, il flagship di Anglet diventa un laboratorio interattivo, un'esperienza immersiva nella cultura del boardriding. Più tardi il digitale prende il sopravvento con il lancio del negozio online europeo.
Quiksilver è anche l'impegno verso gli atleti. Il giovane Jérémy Florès, Candide Thovex, Tony Hawk… Il marchio individua, sostiene e accompagna. Organizza eventi di rilievo: il Quiksilver Pro France a Hossegor, il mitico In Memory of Eddie Aikau alle Hawaii o il Young Guns Snowboard. Queste competizioni non sono semplici prove sportive. Sono il teatro di uno stile di vita, il riflesso di una passione condivisa tra l'atleta e la sua comunità.
Un nuovo slancio francese per Quiksilver
Nel giugno 2024 si apre un nuovo capitolo con l'acquisizione dell'attività di Quiksilver Europe da parte del Groupe Beaumanoir. Il ritorno sotto bandiera francese di un marchio così intimamente legato al Paese Basco segna la volontà di ridinamizzare, di riancorare a livello locale e internazionale.
Quiksilver, più di un marchio, un mito
Da Torquay a Saint-Jean-de-Luz, dalla tavola alla polvere da neve, Quiksilver ha saputo creare una leggenda. È la storia di uno short diventato simbolo, di un'onda diventata impero. Ancora oggi Quiksilver porta con sé la memoria del surf libero, l'impulso dello skate e la verticalità delle vette. È il marchio di chi non sta fermo. Di chi, al bordo dell'acqua o in cima a una discesa, cerca sempre di tracciare la propria linea. Scopra tutta la collezione lifestyle Quiksilver sul nostro sito internet.