Domani, giovedì 17 luglio 2025, arriva la Cloudsurfer Max, nuova referenza maximalista della collezione strada del marchio On. Dopo la CloudEclipse o la Cloudsurfer Next, questo modello segna una vera svolta verso un’ammortizzazione morbida, generosa, fluida. Una scarpa da running ultra-confortevole pensata per durare, per accompagnare i corridori a lungo e ridare loro voglia di tornare a correre. L'abbiamo provata per Lei.
Presentazione della Cloudsurfer Max: il comfort svizzero portato al massimo
Entriamo qui nel DNA di questa novità: un modello dal design essenziale, pensato per massimizzare la morbidezza sotto il piede e rendere ogni falcata più piacevole, più semplice, più fluida.
Design sobrio, linee fluenti, comfort dichiarato. La Cloudsurfer Max mostra un’ambizione chiara : offrire una falcata protetta senza compromessi sulla leggerezza. All’interno, On dispiega le sue ultime innovazioni : la schiuma Helion™ Supercritique per un ammortizzo reattivo e morbido, il doppio strato di CloudTec Phase® per una transizione morbida, e una suola esterna in gomma ultra-durevole. Il tutto rivestito da un mesh riciclato, traspirante, piacevole, fedele agli impegni ecologici del marchio.
Caratteristiche tecniche
Entriamo qui nel DNA di questa novità: un modello dal design essenziale, pensato per massimizzare la morbidezza sotto il piede e rendere ogni falcata più piacevole, più semplice, più fluida. Ecco i dati chiave che Le permetteranno di collocare questo modello nella Sua rotazione e di giudicare se corrisponde alle Sue aspettative.
- Peso : 262 g (donna) / 292 g (uomo)
- Drop : 6 mm
- Linguetta in mesh : maggiore comfort e miglior tenuta del piede
- Tomaia in mesh leggera e traspirante
- Occhielli di nuova generazione per più comfort
- Intersuola : doppio strato CloudTec Phase® + schiuma Helion™ Supercritique
- Suola esterna con grips in gomma : maggiore aderenza
- Prezzo : 190€
- Data di uscita : 17 luglio 2025
Test sul campo in condizioni reali
Per valutare il vero potenziale di una scarpa maximalista, bisogna usarla in contesti diversi: recupero, uscita lunga, strade cittadine, sentieri scorrevoli. È quello che abbiamo fatto per valutare la Cloudsurfer Max nei suoi scenari più realistici.
Sessione 1: corsa di recupero (12 km su asfalto e percorso stabilizzato)
Il test inizia il giorno dopo una sessione trail intensa, con gambe ancora pesanti. Obiettivo: rilassare, respirare, senza forzare. Abbiamo scelto un giro pianeggiante che mescola asfalto e sentieri forestali ben curati. Già quando le si indossa, la sensazione è morbida, come in una calzata avvolgente e precisa. La tomaia avvolge senza comprimere. La schiuma Helion™ supercritique reagisce fin dalle prime falcate: l’ammortizzazione è profonda, ma non si schiaccia.
I 6 mm di drop si avvertono chiaramente, sollevando i polpacci e limitando il lavoro del tendine d'Achille. A ritmo lento (6:00 a 6:30/km), la transizione tallone-punta è progressiva, senza strappi. Il piede appoggia naturalmente piatto, poi si stende senza sforzo. Siamo letteralmente in una configurazione perfetta per recuperare: nessun ritorno di forza aggressivo, solo il giusto sostegno per lasciarsi portare.
Infine, la suola esterna aderisce bene, anche su tratti leggermente umidi. In nessun momento la scarpa genera tensioni, nemmeno dopo 45 minuti di corsa. Una vera scarpa per il defaticamento e il recupero!
Sessione 2: uscita lunga (22 km su asfalto, falsopiani e rilanci urbani)
Durante la nostra seconda uscita, volevamo testare la tenuta di questa nuova scarpa sulla durata. Condizioni: temperatura 24 °C, 22 km su un percorso urbano e periurbano, con alcuni falsopiani, rilanci e marciapiedi. Ritmo medio: intorno a 5:15 a 5:30/km.
Prima impressione: la scarpa rimane stabile, anche a ritmo sostenuto. Il doppio CloudTec Phase® svolge pienamente il suo ruolo: la transizione è fluida, continua, quasi invisibile. Sui falsopiani in salita, sentiamo la schiuma accompagnare il movimento senza perdita di energia. Non è una scarpa esplosiva, ma mantiene una buona tonicità passiva, e non vi rallenta mai. Inoltre, la stabilità laterale è sorprendente per una scarpa con un tale stack (37 mm). Nessun rollio indesiderato, neppure in curve strette o durante i rilanci. Il mesh resta ben ventilato nonostante il caldo, e l'interno non mostra punti di attrito dopo 1h45 di corsa.
Un piccolo dettaglio gradito: il ritorno alla calma, negli ultimi due chilometri molto lenti (6:30/km), conferma che la scarpa sa anche farsi dimenticare. L'ammortizzazione resta confortevole senza diventare spugnosa. Anche affaticati, siamo riusciti a mantenere una falcata fluida fino agli ultimi metri.
Vantaggi e svantaggi della On Cloudsurfer Max
Prima di cedere a questa nuova scarpa maximalista, è meglio conoscerne pregi e limiti. Ecco cosa deve ricordare della Cloudsurfer Max se esita ancora ad adottarla.
Punti di forza
- Ammortizzazione profonda e continua, per un comfort massimo fin dalle prime falcate.
- Transizione fluida e naturale grazie alla tecnologia CloudTec Phase®.
- Drop di 6 mm che allevia polpacci e tendini d'Achille.
- Tomaia traspirante e durevole.
- Stabilità sorprendente nonostante un grande stack.
Punti deboli
- Mancanza di reattività ad alta intensità o nelle sessioni di interval training.
- Calzata asciutta, da provare per piedi larghi.
- Aderenza limitata su terreni fangosi o molto irregolari.
- Peso leggermente superiore rispetto ad altri modelli più nervosi.
Per chi è pensata la Cloudsurfer Max ?
Ogni scarpa ha il suo pubblico. La Cloudsurfer Max si rivolge a chi cerca un’unione rara tra ammortizzazione profonda, sostegno costante e ritmo regolare.
- I corridori con appoggio neutro, che vogliono morbidezza e protezione.
- Coloro che macinano chilometri, in allenamento come in recovery.
- I corridori pesanti o potenti, che necessitano di un buon supporto.
- Gli sportivi in ripresa o i camminatori urbani in cerca di comfort prolungato.
Il verdetto di Tonton Outdoor
Ciò che chiediamo a una scarpa da recupero o da comfort non è che ci spinga in avanti, ma che ci accompagni senza frenarci. Qui, è esattamente ciò che la Cloudsurfer Max riesce a fare!
In conclusione, la Cloudsurfer Max è un modello pensato per portarLa lontano, a lungo, senza che il Suo corpo ne risenta. Grazie al suo drop generoso, alla schiuma Helion™, alla tecnologia CloudTec Phase® e al design discreto ma curato, il marchio svizzero On offre qui una scarpa al tempo stesso protettiva, rassicurante e gradevole da indossare. Il combo ideale per riportare il piacere in ogni uscita.