L'Alta Via 1 (o la regina di tutte le Alta Via), è un po' la quintessenza di ciò che amiamo in Tonton Outdoor: un itinerario mitico, aria pura, paesaggi che tolgono il fiato e quel piacevole gusto di fatica ben meritata.
Nidiata nel cuore delle Dolomiti, questo massiccio italiano dalle tonalità rosate, questa alta via collega il Lago di Braies al Rifugio La Pissa. Una decina di giorni di trekking, 120 km di sentieri sospesi, panorami vertiginosi e rifugi accoglienti. Una vera immersione in un paesaggio iscritto all'UNESCO, tra calcare e luce.
I pionieri dell'Alta Via 1
Perché prima di mettere piede su un sentiero, è sempre interessante sapere chi l'ha tracciato…
Ispirata alle grandi Hautes Routes svizzere, l'Alta Via 1 nasce negli anni Trenta. All'epoca, appassionati di montagna decidono di collegare le valli delle Dolomiti con un itinerario accessibile, in parte tracciato su antichi sentieri militari della Prima Guerra mondiale. Un modo per trasformare vie di guerra in percorsi di scoperta.
Un itinerario tra cielo e pietre
L'Alta Via 1 non è solo una linea su una cartina. È una successione di attimi sospesi, tra laghi d'alta quota e cime frastagliate.
Quando attraversare l'Alta Via 1 ?
Prima di infilarvi le scarpe da trekking, ecco l'essenziale per preparare la vostra Alta Via 1 senza sorprese spiacevoli.
- Difficoltà : Moderata. Alcuni passaggi un po' aerei, dislivelli e qualche discesa che sollecita le ginocchia.
- Frequenza : Alta.
- Periodo ideale : luglio-settembre. I rifugi chiudono in genere a fine settembre.
Un ingresso fiabesco: il Lago di Braies
Si parte alla grande. Fin dall'inizio, il Lago di Braies crea l'atmosfera: uno specchio turchese incastonato in una conca circondata da pareti calcaree. L'acqua è gelida, le cime si riflettono. Impossibile non fermarsi per qualche foto (o due).
Tappe memorabili, ogni giorno una diversa atmosfera
Durante la traversata, ogni tappa ha il suo carattere. Si passa da scenari pastorali a creste più austeri, con talvolta passaggi che fanno battere il cuore un po' più forte.
- Rifugio Fanes : un'atmosfera da fine del mondo, nel cuore del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies, tra prati e pascoli d'alta quota.
- Forcella del Lago : un colle impressionante con una discesa che mette alla prova le gambe, fino al Lago di Lagazuoi e alle sue acque scure.
- I tunnel del Lagazuoi : un passaggio storico, carico di emozione. Queste gallerie scavate dai soldati durante la Grande Guerra ricordano che la montagna è stata anche un campo di battaglia.
- Cinque Torri : cinque torri di roccia erette come giganti, un paradiso per gli scalatori che si ammirano lungo il cammino.
- Rifugio La Pissa : arrivo a fine viaggio dopo 120 km e un bel po' di dislivello. La soddisfazione di aver attraversato uno degli angoli più belli delle Dolomiti.
Rifugio o bivacco ?
La domanda torna spesso quando si prepara l'Alta Via 1: si può piantare la tenda o è meglio prenotare i rifugi ?
I rifugi: la scelta sicura
Su questo itinerario i rifugi sono numerosi, ben distribuiti e piuttosto accoglienti. Permettono di viaggiare leggeri, di godere di un buon pasto caldo ed evitare problemi logistici. Prenotare in anticipo è vivamente consigliato a luglio-agosto, periodo di grande affluenza. Fuori stagione, alcuni chiudono a inizio settembre, quindi è meglio verificare.
Bivacco: tollerato, ma non semplice
Sul fronte bivacco la situazione è un po' più sfumata. Dalle informazioni disponibili: campeggio proibito, ma il bivacco è tollerato per una notte a condizione di partire all'alba e di non lasciare tracce. Niente fuochi, nessun accampamento collettivo e, soprattutto: restate autonomi dal punto di vista delle risorse.
Grandi sfide e racconti memorabili
Perché l'Alta Via 1 non è solo una passeggiata. Alcuni l'hanno portata all'estremo.
Attraversarla in inverno: l'impresa di Luca Aliprandi
Di norma si percorre l'Alta Via 1 tra giugno e settembre. Ma c'è sempre chi cerca oltre. Nel 2010, Luca Aliprandi, guida italiana, compie la traversata integrale… in inverno. Con le ciaspole e sotto tempeste di neve, riscopre un itinerario cristallizzato nel silenzio, lontano dalle folle estive. Una sfida fisica e mentale fuori dal comune.
La sfida delle condizioni
Anche in estate, l'Alta Via 1 resta una vera sfida: 7.000 metri di dislivello positivo cumulato, giornate di 6-8 ore di cammino, passaggi aerei. Non va presa alla leggera: si tratta comunque di alta montagna, anche senza ramponi o corde.
Quale attrezzatura per l'Alta Via 1 ?
Per prepararvi al meglio ad affrontare questo itinerario, ecco alcuni consigli sull'equipaggiamento per la vostra ascesa dell'Alta Via 1 nelle Dolomiti.
L'abbigliamento: pronti a ogni situazione
Il tempo può cambiare in fretta nelle Dolomiti. Meglio essere pronti a tutto:
- Intimo tecnico (merino o sintetico) per gestire la traspirazione.
- Softshell antivento per le creste più esposte.
- Hardshell impermeabile (Gore-Tex) per i temporali che arrivano all'improvviso.
- Piumino leggero : perfetto per le serate in rifugio.
L'attrezzatura da trekking: classica, ma robusta
- Scarponi da trekking con gambale alto : i sentieri sono talvolta pietrosi, meglio avere un buon sostegno.
- Bastoncini telescopici : i vostri migliori alleati nelle salite ripide e nelle discese che mettono alla prova le gambe.
- Zaino 40-50 L : abbastanza capiente per tutto il necessario, ma non troppo pesante. Con una copertura impermeabile, ovviamente.
- Frontale, kit di primo soccorso completo, coperta isotermica : perché si è sempre previdenti.
La sicurezza: anticipare, sempre
- Cartina topografica locale (e/o app GPS affidabile in modalità offline).
- Casco da arrampicata : non indispensabile sul percorso classico, ma raccomandato se aggiungete varianti più tecniche.
- Radio o telefono satellitare : se partite fuori stagione o in completa autonomia.
Le sfide ambientali: preservare le Dolomiti
Lo diciamo spesso in Tonton: la montagna è bella ma fragile. E l'Alta Via 1 non fa eccezione. Salire lassù è un privilegio. Quindi facciamo le cose per bene:
- Prenotate i rifugi (ed evitate il bivacco incontrollato).
- Riportate giù tutti i vostri rifiuti (anche quelli biodegradabili).
- Rimanete sui sentieri segnati, per non danneggiare ulteriormente la montagna.
- Informatevi sulle condizioni meteo, per evitare di mettervi (e mettere i soccorsi) in situazioni difficili.
Perché in fondo l'Alta Via 1 non è solo un tracciato tra due punti su una cartina. È un'esperienza. Un concentrato di panorami indimenticabili, di piccole sfide quotidiane e di incontri montanari. Ma soprattutto, è un impegno: quello di assaporare ogni passo rispettando questo straordinario terreno di gioco che offrono le Dolomiti.