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19/11/25

Tata Camille

La bretagnarde

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I migliori trekking nelle Dolomiti

I migliori trekking nelle Dolomiti

Le Dolomiti sono un po’ il sogno a occhi aperti di tutti gli appassionati di escursionismo e trekking. Tra pareti verticali, valli sospese, pascoli verdi e rifugi accoglienti, questo massiccio italiano è un terreno di gioco perfetto per organizzare un trek itinerante. In questo articolo passiamo in rassegna i più bei trek nelle Dolomiti, con consigli pratici per scegliere il suo itinerario, preparare il suo equipaggiamento da escursionismo e vivere una vera avventura outdoor!

 

Perché partire in trek nelle Dolomiti?

Prima di parlare di itinerari e chilometri, è interessante capire perché il trekking nelle Dolomiti attira tanti escursionisti da tutto il mondo. Le Dolomiti non sono solo delle "belle montagne", sono paesaggi unici al mondo, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che offrono un’esperienza di trekking profondamente immersiva.
 

Un massiccio unico al mondo

Le Dolomiti si distinguono per le loro pareti calcaree, le tonalità rosate all’alba e al tramonto e le loro formazioni rocciose impressionanti. Trekking nelle Dolomiti significa camminare ai piedi di cattedrali di pietra, attraversare altipiani lunari e scoprire panorami spettacolari ad ogni passo. Per molti, un trek nelle Dolomiti è tra i più bei viaggi a piedi in Europa.
 

Itinerari per tutti i livelli

Buone notizie: i più bei trek delle Dolomiti non sono riservati agli esperti. Il massiccio offre sia grandi traversate impegnative che escursioni di 2-3 giorni accessibili agli escursionisti abituali. Che Lei cerchi un trek itinerante di una settimana, un anello di tre giorni intorno alle Tre Cime di Lavaredo o un soggiorno a stella partendo da una valle, troverà sicuramente un itinerario adatto alla sua forma del momento.
 

Una cultura della montagna radicata

Altro punto di forza delle Dolomiti: la qualità dell’accoglienza in montagna. I rifugi punteggiano gli itinerari e permettono di viaggiare leggeri. Potrà godere di un trek nelle Dolomiti con pernottamenti in rifugio, cena calda la sera e un’atmosfera conviviale a fine giornata. È la combinazione ideale per un primo trekking nelle Dolomiti senza dover portare tenda o fornello.

Quando partire in trek nelle Dolomiti?

Scegliere il periodo giusto è essenziale per godersi appieno i più bei trek nelle Dolomiti. Il meteo, l’affluenza e l’apertura dei rifugi giocano un ruolo chiave nel successo del suo progetto.
 

La stagione migliore per un trek nelle Dolomiti

In generale, la stagione ideale per il trekking nelle Dolomiti va da fine giugno a fine settembre. All’inizio della stagione si possono ancora trovare nevai sui passi più alti, mentre la fine dell’estate spesso offre meteo più stabile e giornate un po’ meno affollate. Se desidera evitare le folle, privilegi settembre, perfetto per un trek itinerante più tranquillo.
 

Partire in primavera o in autunno

Un trek nelle Dolomiti in primavera o in autunno è possibile in alcuni settori più bassi di quota, ma è necessario essere vigili sul meteo e sulla presenza di neve. L’autunno è particolarmente fotogenico con i larici che si tingono d’arancio, ma alcuni rifugi chiudono già da metà settembre. Per un primo viaggio, restare nel periodo principale estivo rimane una scelta sicura.

 

I più bei trek nelle Dolomiti: la nostra selezione

Passiamo ora al cuore dell’argomento: i migliori trek delle Dolomiti per camminare più giorni. Itinerari famosi o meno noti, hanno tutti un punto in comune: paesaggi grandiosi e totale immersione in montagna.
 

L’Alta Via 1: il grande classico delle Dolomiti

L’Alta Via 1 è senza dubbio il trek più conosciuto delle Dolomiti. Questo itinerario di grande escursione attraversa il massiccio da nord a sud per circa 120 chilometri. È un trek itinerante perfettamente adatto agli escursionisti che vogliono scoprire l’essenza stessa delle Dolomiti in una settimana-dieci giorni.

In programma: laghi d’alta quota, creste panoramiche, valli verdi e tratti ai piedi di pareti verticali impressionanti. L’itinerario è ben segnato, i rifugi sono numerosi e l’atmosfera di montagna è garantita. Se si chiede quale trek scegliere nelle Dolomiti per una prima esperienza, l’Alta Via 1 è un’ottima opzione.
 

L’Alta Via 2: più selvaggia e impegnativa

Spesso consigliata agli escursionisti esperti, l’Alta Via 2 è considerata più tecnica e più fisica rispetto all’Alta Via 1. Il terreno è più scosceso, con passaggi aerei, pietraie e talvolta tratti attrezzati con cavi. È un’eccellente scelta per chi ha già una buona esperienza di trekking in montagna e cerca un trek nelle Dolomiti più sportivo.

In cambio di questo impegno, si gode di un’atmosfera più selvaggia, di rifugi meno frequentati e di panorami tra i più grandiosi del massiccio. Se sogna un trek di più giorni con una forte dimensione alpina, l’Alta Via 2 merita chiaramente un posto nella sua lista.
 

Il giro delle Tre Cime di Lavaredo: il trek iconico

Impossibile parlare dei più bei trek nelle Dolomiti senza citare le Tre Cime di Lavaredo. Queste tre guglie emblematiche sono uno dei simboli del massiccio. Se l’anello classico intorno alle Tre Cime è generalmente fatto in una giornata, è perfettamente possibile integrarlo in un trek di più giorni, combinandolo con altri rifugi e valli circostanti.

Si può ad esempio organizzare un trek di 3-4 giorni intorno alle Tre Cime di Lavaredo, passando per il rifugio Auronzo e altri punti panoramici spettacolari. È un’ottima idea di trek per scoprire l’escursionismo nelle Dolomiti senza impegnarsi in una lunga traversata.
 

Il settore del Lago di Braies: una partenza da sogno

Il Lago di Braies è uno dei laghi più fotografici delle Dolomiti, con acque turchesi e pareti verticali che si riflettono nello specchio d’acqua. Molti trek nelle Dolomiti, tra cui l’Alta Via 1, partono o passano nelle vicinanze di questo lago. È un eccellente punto di partenza per un trek itinerante di più giorni, con un’apertura visiva spettacolare già dal primo giorno.

Si può anche immaginare un mini-trek di 2-3 giorni partendo dal Lago di Braies, ad anello passando per diversi rifugi, per coniugare escursione, pernottamenti in rifugio e atmosfera d’alta montagna senza partire per una distanza molto lunga.
 

I trek nel massiccio del Sella e intorno alla Val Gardena

La regione della Val Gardena, con spot noti come Seceda e il massiccio del Sella, è perfetta per organizzare trek di 2-4 giorni. Le creste panoramiche, le pareti verticali e i pascoli sottostanti offrono uno scenario spettacolare. Può alternare tappe in rifugio e tratti a balcone, con viste continue sui cervi emblematici delle Dolomiti.

È una regione ideale se cerca un soggiorno escursionistico nelle Dolomiti in modalità "campo base" con trek ad anello, o una successione di più circuiti di 2 giorni.
 

Il Catinaccio / Rosengarten: atmosfera d’alta montagna

Il gruppo del Catinaccio, chiamato anche Rosengarten, è un altro gioiello delle Dolomiti. Il settore si presta molto bene a trek di 3-4 giorni in rifugio, con passaggi nei pressi di vie ferrate, passi panoramici e vallonetti più dolci. È una scelta eccellente se desidera mixare escursionismo alpino e scoperta dell’atmosfera tipica dei rifugi delle Dolomiti.

Trek nelle Dolomiti e via ferrata: una combinazione vincente

Le Dolomiti sono anche un luogo di riferimento per la via ferrata, e molti escursionisti scelgono di combinare trek e itinerari attrezzati. Questa combinazione permette di vivere un’esperienza ancora più alpina, a condizione di avere l’attrezzatura e il livello adeguati.
 

Integrare una via ferrata al suo trek

In alcuni settori è possibile aggiungere una giornata di via ferrata al suo trek nelle Dolomiti, utilizzando i rifugi come campo base. Partirà la mattina con il suo kit per via ferrata, affronterà il percorso attrezzato e poi tornerà al rifugio per la notte. È un ottimo modo per rendere più avvincente la sua escursione nelle Dolomiti, mantenendo il comfort degli alloggi in quota.
 

Attrezzatura e sicurezza in via ferrata

Se desidera integrare vie ferrate nel suo trekking nelle Dolomiti, un equipaggiamento specifico è indispensabile: casco, imbrago e longe da via ferrata con assorbitore. Una buona conoscenza delle regole di sicurezza è altrettanto essenziale. Non esiti a rivolgersi a una guida se è alle prime armi o se ha dubbi sul suo livello.

 

Come scegliere il suo trek nelle Dolomiti?

Con tante opzioni, a volte è difficile sapere quale sia il miglior trek delle Dolomiti per Lei. Livello fisico, durata, tipo di alloggio e stile di viaggio sono criteri da considerare per scegliere al meglio.
 

Valutare il suo livello ed esperienza

Prima di prenotare i rifugi o tracciare l’itinerario, si faccia qualche domanda: quanti giorni consecutivi di cammino ha già affrontato? Si sente a suo agio su sentieri esposti, tratti aerei o con dislivelli importanti? Un trek nelle Dolomiti può essere molto accessibile, ma alcuni itinerari sono chiaramente rivolti ad escursionisti esperti.
 

Definire la durata del suo trek

Per un primo trek nelle Dolomiti, un formato di 3-5 giorni è spesso ideale. Permette di assaporare il piacere dell’itineranza senza imporre una fatica eccessiva. Se ha già esperienza, le grandi traversate come l’Alta Via 1 o l’Alta Via 2 su 8-10 giorni sono progetti splendidi. 
 

Scegliere tra rifugi, hotel in valle e bivacco

La maggioranza degli escursionisti opta per un trek nelle Dolomiti con pernottamenti in rifugio. È la soluzione più semplice e confortevole. Può anche pensare a un mix con notti in valle per alternare comfort e immersione, soprattutto se viaggia in famiglia. Il bivacco è severamente regolamentato in Italia e nei parchi naturali: se intende un trek in autonomia con tenda, informiSi accuratamente sulle regole locali prima di piantare la tenda.

Preparare il suo trek nelle Dolomiti: attrezzatura e consigli pratici

Un bel trek si decide anche nello zaino. Una buona attrezzatura, adeguata al terreno e al meteo, fa la differenza tra un’avventura memorabile e una giornata difficile sotto la pioggia. Ecco alcuni indispensabili da tenere a mente.
 

Scarpe da trekking adatte alle Dolomiti

Il terreno delle Dolomiti è spesso pietroso, con pietraie, sentieri ripidi e talvolta attraversamenti di nevai all’inizio della stagione. scarpe da escursionismo o da trekking con buona aderenza e un buon sostegno alla caviglia sono fortemente consigliate. Se è abituata alle scarpe da trail, le può usare su alcuni itinerari, ma tenga presente la tecnica del terreno e il peso dello zaino.
 

Abbigliamento e protezione dagli elementi

In quota il meteo può cambiare rapidamente. Per un trek nelle Dolomiti preveda il classico trio: strato traspirante a contatto con la pelle, strato isolante per il fresco e giacca impermeabile e antivento. Aggiunga un berretto leggero, guanti e occhiali da sole, soprattutto se passerà i passi d’alta quota. Indispensabile anche: la crema solare, perché il sole picchia forte sugli altipiani.
 

Zaino e materiale complementare

Per un trek di più giorni nelle Dolomiti in rifugio, uno zaino da 30-40 litri è generalmente sufficiente. Dovrà contenere i cambi, un kit di primo soccorso, una borraccia o sacca idrica, qualche snack e eventualmente un sacco lenzuolo per i rifugi. Non dimentichi la frontale, i bastoncini da trekking se le piacciono, e una cartina con il suo itinerario di trek.
 

Idratazione e alimentazione in trek

I rifugi generalmente offrono cena e colazione, e alcuni possono preparare un pranzo al sacco per il giorno successivo. Rimane comunque necessario prevedere spuntini e una buona gestione dell’idratazione. In alcuni tratti i punti d’acqua sono lontani, soprattutto a fine estate. Una sacca d’acqua di almeno 1,5-2 litri è un buon compromesso per restare autonomi tra due rifugi.

 

Organizzare un trek in autonomia nelle Dolomiti

Per gli escursionisti esperti, l’idea di partire in trek nelle Dolomiti in semi-autonomia o in completa autonomia può essere molto attraente. Richiede tuttavia una preparazione più approfondita.
 

Tracciare il suo itinerario

Se non segue un’Alta Via o un trek già segnato, dovrà comporre la sua traversata. Usi cartine dettagliate, guide topografiche di trekking nelle Dolomiti e risorse affidabili per verificare dislivelli, tratti esposti e soluzioni di ripiego. Un buon piano B fa parte del bagaglio del trekker avveduto.
 

Anticipare le prenotazioni dei rifugi

Le Dolomiti sono molto gettonate, soprattutto a luglio e agosto. Anche se resta flessibile sull’itinerario, è meglio prenotare i rifugi in anticipo per evitare di trovarsi senza letto dopo una lunga giornata di cammino. I rifugi sono la chiave di un trek riuscito nelle Dolomiti, soprattutto se punta agli itinerari più celebri.
 

Gestire la sicurezza e l’orientamento

I sentieri sono generalmente ben segnati, ma la nebbia, un temporale o una nevicata tardiva possono complicare le cose. Porti una cartina, una bussola e eventualmente una traccia GPS, ma non faccia affidamento esclusivamente sullo smartphone. Informi qualcuno sul suo itinerario e adatti i piani in base al meteo e alla sua condizione fisica.

Le Dolomiti, un terreno di gioco infinito per gli appassionati di trek

Che sogni un grande trek itinerante sull’Alta Via 1, il giro delle Tre Cime di Lavaredo su più giorni o un soggiorno più tranquillo attorno alla Val Gardena, le Dolomiti offrono una gamma incredibilmente ricca di itinerari. Preparando bene il viaggio, scegliendo un trek adatto al suo livello e attrezzandosi correttamente, è sicuro di vivere un’esperienza outdoor che ricorderà a lungo.

Per equipaggiarsi per un trek nelle Dolomiti, inizi con scegliere il suo zaino da trekking, Tonton Outdoor la guida con la sua guida pratica!

 

FAQ – I più bei trek nelle Dolomiti

Esita ancora nella scelta del suo itinerario o sul periodo migliore per partire? Ecco alcune risposte alle domande più frequenti sui trek nelle Dolomiti.
 

Qual è il miglior trek da fare nelle Dolomiti per la prima volta?

Per una prima esperienza, l’Alta Via 1 è spesso considerata il miglior trek nelle Dolomiti. L’itinerario è ben segnato, i rifugi numerosi e la difficoltà progressiva. Un trek di 4-6 giorni su una porzione dell’itinerario è già una bellissima avventura.
 

Quanti giorni bisogna prevedere per un trek nelle Dolomiti?

Tutto dipende dal suo progetto. Un mini-trek di 3 giorni intorno alle Tre Cime di Lavaredo o al Lago di Braies è perfetto per una prima immersione, mentre una grande traversata come l’Alta Via 1 o 2 richiede più che altro 7-10 giorni. L’importante è scegliere una durata compatibile con il suo livello e la sua forma.
 

È possibile fare un trek nelle Dolomiti con i bambini?

Sì, alcuni settori delle Dolomiti si prestano bene ai trek in famiglia, a condizione di adattare le distanze, il dislivello e il tipo di terreno. Itinerari a stella con ritorno giornaliero in rifugio o valle sono spesso più comodi per i più piccoli.
 

Qual è il budget da prevedere per un trek nelle Dolomiti?

Il budget dipenderà dal numero di giorni, dal tipo di alloggio e dal mezzo di trasporto. Le notti in rifugio rappresentano la voce principale di spesa. Preveda in media il costo di una mezza pensione per notte, a cui si aggiungono i pranzi al sacco, il viaggio fino al punto di partenza e l’attrezzatura se dovesse rinnovare parte del materiale.

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