Pol LE BOT
INTERVISTA POL LE BOT
Ciao Pol! Fai parte della famiglia di Tonton Outdoor! Ma chi sei davvero?
Buongiorno, sono Pol (non Paul) Le Bot, originario della regione di Redon, bretone doc e ho 23 anni. Sto iniziando il mio ultimo anno di studi dedicati alle tematiche della transizione ecologica e dell’ingegneria industriale tra l’Università di Dundee e l’INSA Centre Val de Loire.
D’inverno mi piace mettermi alla prova nel cross country, mentre d’estate pratico triathlon con il club Pontivy Triathlon, con cui abbiamo una squadra in D2 triathlon. Questi sono la maggior parte degli obiettivi della mia stagione sportiva.
Perché la corsa e come hai iniziato?
In terza media, durante la corsa campestre a scuola, è proprio questa disciplina che mi ha permesso di acquisire fiducia in me stesso, perché all’inizio non ero certo un grande sportivo. Mi ha aperto nuovi orizzonti. Ho poi deciso di abbinare la corsa al nuoto e al ciclismo, che già praticavo rispettivamente in club e in famiglia.
Da allora ci ho trovato il mio equilibrio. Correre è così semplice, quasi universale. Ed è proprio questo che mi conquista.
Dove trovi la motivazione per infilare le scarpe, anche quando proprio non ne hai voglia?
A volte mi dico che potrei fare altro e investire il mio tempo in altre attività. Ma alla fine finisco sempre per indossare le scarpe da corsa perché, se vado a trovare un gruppo, ritrovo gli amici e condivido bei momenti. Per me questo legame sociale è fondamentale.
E quando sono da solo, esco a cercare quelle sensazioni che mi fanno davvero sentire vivo. E ammetto anche, perché poi, dopo, mi posso concedere uno spuntino come si deve!
Qual è stato il tuo quarto d’ora di gloria?
Non è stato “il mio” ma “il nostro” quarto d’ora di gloria con la squadra di D2 triathlon nel 2019, quando siamo saliti sul podio a Quiberon. Non sono mai stato così travolto dall’emozione come in quel momento. Ero così fiero del club. È stata la consacrazione di anni di lavoro, per tutti noi, staff e atleti.
Dal punto di vista dell’alimentazione, quali sono le tue abitudini?
Per quanto riguarda gli spuntini, sono vegetariano, soprattutto per ragioni ambientali. Ad esempio, la produzione di proteine provenienti dalla carne bovina emette 100 volte più gas serra rispetto a quella dei ceci. Se vogliamo continuare a correre, dovremmo evitare problemi ancora più gravi, imposti dal riscaldamento globale.
Pian piano quindi cerco di fare delle scelte per adattare il mio stile di vita. C’è ancora tanta strada da fare! Ma per quanto riguarda l’alimentazione, mi trovo bene così. Non ho carenze e riesco a mantenermi in forma più facilmente anche nei periodi di pausa.
Hai dei rituali prima di ogni gara? Se sì, quali?
Il mio piccolo rito prima della gara è prendermi un attimo per me, per ricordarmi quanto sono fortunato a essere sulla linea di partenza di uno sport che è la mia passione, insieme a persone che amo!
Ho anche l’abitudine di fare qualche esercizio di mobilità del bacino, che a volte può un po’ destabilizzare la concorrenza.
Nelle interviste di solito si vede spesso la domanda “Quali sono gli atleti che ti ispirano?”. Da Tontons, invece, abbiamo deciso di chiedere il contrario: quali sono gli atleti che proprio non ti piacciono?
Cercare la performance va bene, ma spesso va di pari passo con l’egoismo. Le persone che non apprezzo sono quelle che pensano solo a se stesse nella vita di tutti i giorni e si mostrano arroganti in gara. Non bisogna dimenticare chi ci permette di praticare il nostro sport: i volontari, l’organizzazione, i cittadini che pagano le tasse per le infrastrutture, ecc.
Che consigli “da runner” potresti dare?
Un consiglio “da runner” sarebbe di non trascurare la preparazione fisica, sia che si punti alla performance sia che si voglia semplicemente stare bene con se stessi.
Qual è il tuo equipaggiamento preferito quando parti per una gara?
Direi le Endorphin di Saucony. Non mi hanno mai deluso. E quando c’è fango, i chiodi da quindici!
Potresti passare ore a…?
Leggere manga, soprattutto “Seinen” per chi se ne intende!
E infine, perché Tonton Outdoor?
Tonton Outdoor, perché è un team leale che ha creduto in me sostenendomi nel mio progetto sportivo cinque anni fa, quando ero ancora agli inizi. E, lasciando da parte la nostra partnership, il team ha sempre consigli preziosi, ascolta davvero e tutto questo in negozi sempre accoglienti. Grazie!
Grazie Pol!